La scomparsa di Gianluca Vialli ha riportato all’attenzione il tumore al pancreas, una malattia che in una forma diversa aveva già colpito Fedez un anno fa. Facciamo chiarezza su prevenzione e cura di una patologia che ha un incidenza contenuta ma che aumenterà nel tempo.
«Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri». Difficile scordarsi questa dichiarazione di Gianluca Vialli a dicembre scorso, quindi il silenzio attorno a lui e infine, all’inizio di quest’anno, la notizia della sua morte, accolta da tutti con tristezza, come se si trattasse di un amico caro. E da lì, un susseguirsi di articoli sul tumore al pancreas, la forma oncologica che gli era stata diagnosticata anni fa.
Ma si può prevenire? E a chi rivolgersi?
Incidenza e fattori di rischio
Il tumore al pancreas colpisce ogni anno circa 14.500 persone, 6600 uomini, i restanti donne. Non è molto diffuso ad oggi, ma le stime dicono che i dati potrebbero letteralmente lievitare nel prossimo decennio.
Ma si può fare molto affinché questo non accada. Innanzitutto, smettendo di fumare: i fumatori, hanno un rischio di 2-3 volte superiore di ammalarsi, rispetto a chi non fuma. Giocano un ruolo anche gli errori nello stile di vita: l’obesità, la sedentarietà, l’alimentazione con molti grassi saturi e per contro, con uno scarso apporto di frutta e di verdura. Aumenta poi il rischio anche di dieci volte soffrire di pancreatite cronica, mentre incrementa di circa due volte in caso di diabete mellito. Il tumore del pancreas può infine essere legato anche a fattori ereditari: un malato su dieci ha una mutazione a carico dei geni BRCA 1 oppure 2, gli stessi per intenderci che possono essere coinvolti nel tumore al seno e alle ovaie.
Sintomi della malattia
Calo di peso inspiegabile, dolore nella parte alta dell’addome che si irradia alla schiena, e che diventa man mano sempre più intenso, perdita dell’appetito: sono questi i sintomi iniziali del tumore del pancreas. Certo, possono essere i segnali anche di molte altre malattie e per questo, è necessario parlarne innanzitutto col medico di famiglia e sottoporsi a un’ecografia addominale e agli esami del sangue. E in caso di sospetto, non perdere tempo ma rivolgersi a un Centro oncologico specializzato. Qui, sono presenti team multidisciplinari che in base alla diagnosi, sono in grado di definire l’iter terapeutico più adeguato al singolo caso e, grazie alla ricerca, cure oncologiche innovative anche per le forme più avanzate.
Photocredit: Anna Tarazevich
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.