Il periodo di lockdown è terminato e gradualmente si può ritornare alle proprie abitudini e attività. Questa fase appena conclusa ha lasciato però delle conseguenze sui pazienti oncologici che, nel corso dei mesi precedenti, hanno dovuto rimandare le visite e gli esami di controllo. Ma non solo, non essendo stato possibile fare visite di diagnosi precoce molte neoplasie sono state riscontrate con ritardo, col rischio di trovare la malattia in fase più avanzata.
A richiamare l’attenzione su questo delicato tema è il presidente LILT Nazionale Francesco Schittulli attraverso un comunicato stampa. Le sue parole descrivono una situazione importante di cui è necessario prendere atto, esortando a migliorare l’impegno nella prevenzione oncologica:
“Tutto il mondo dell’oncologia lo denuncia ormai da qualche settimana: l’emergenza Coronavirus è scesa come una scure anche sui malati di tumore. Visite rinviate, controlli di prevenzione e follow-up cancellati, terapie trascurate: tutto questo non potrà che trasformarsi in nuove tardive diagnosi e più morti, eppure non credo si stia recependo fino in fondo la gravità della situazione. È tempo che le Regioni potenzino il sistema sanitario, loro delegato e gestito, per sopperire ai mesi di lockdown: occorrono più operatori sanitari, più mezzi diagnostici, servono ambulatori, e tutto ciò al più presto” ha poi concluso aggiungendo
“i cittadini devono conoscere bene i rischi e i numeri del fenomeno cancro: un pericolo per la salute di tutti e un peso anche finanziario per il sistema sanitario, solo così si applicheranno i principi della prevenzione che la LILT, da sempre, diffonde come primo scudo contro questa severa malattia. Una patologia che registra circa 4 milioni di italiani con un già vissuto cancro: un esercito. Il nostro impegno è poter garantire la possibile guaribilità di questa malattia, per una migliore qualità di vita”.
Tornare a fare prevenzione
La situazione descritta dal presidente di LILT Nazionale è di fondamentale importanza ed è un tema ampiamente condiviso. Ecco perché in questo momento noi di LILT Milano Monza Brianza promuoviamo il ritorno alla prevenzione oncologica.
Visite ed esami rimandati durante il lockdown possono essere riprogrammati e svolti in piena sicurezza.
A partire dal mese di maggio abbiamo ripreso le attività nei nostri Spazi LILT. I nostri ambulatori sono stati sanificati e dotati dei dispositivi di protezione necessari per la tutela della salute di pazienti e personale. Abbiamo anche avviato lavori di ristrutturazione per rinnovare i nostri ambulatori e l’offerta è stata ampliata con l’introduzione di nuovi servizi, come gli interventi di chirurgia ambulatoriale, ora disponibili allo Spazio LILT di Sesto San Giovanni.
In Italia sono più di 370 000 l’anno le persone che ricevono una diagnosi di cancro, circa 1000 al giorno e i casi sono in aumento. Per invertire la tendenza e abbassare questi numeri è necessario fare prevenzione e diagnosi precoce, solo in questo modo è possibile sconfiggere la malattia.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.