Mese blu: il calendario dei controlli per lui

2 min lettura Tumori A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Mese blu: il calendario dei controlli per lui

Dopo il mese rosa, tocca agli uomini attivarsi e prendersi cura della salute facendo prevenzione. Ripercorriamo il calendario dei controlli consigliati a ogni età.

Novembre è il mese “blu”, con campagne informative, opportunità di visite e altre iniziative rivolte agli uomini. L’obiettivo è uno: migliorare la consapevolezza sull’importanza dei controlli, indispensabili per la diagnosi precoce dei tumori maschili.

Ripercorriamo il calendario dei controlli di prevenzione che un uomo dovrebbe mettersi in agenda, età per età.

Fin dalla giovane età: l’autopalpazione del testicolo

Andrebbe eseguito una volta al mese da tutti i ragazzi a partire dalla pubertà. È bene parlarne subito col medico se si nota una tumefazione al testicolo e in ogni caso un cambiamento nella forma.
Il tumore del testicolo è la forma più frequente tra gli under 50 È guaribile a qualsiasi stadio della malattia, con percentuali che si avvicinano al 100% se la diagnosi è precoce.

A 12 anni: la vaccinazione anti-papilloma virus

È importante perché il papilloma è un virus che si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali, compresi quelli orali e anali. È responsabile quindi di parecchie forme tumorali, compreso il cancro del pene.
Per allontanare il rischio di malattia è necessario anche utilizzare sempre il profilattico, a partire dai preliminari, e osservare un’attenta igiene intima.

A 20-25 anni: la visita urologica

È consigliata per una valutazione generale sullo stato di salute di testicoli, pene, prostata e anche per escludere la presenza di problematiche che potrebbero ostacolare la fertilità. La visita prevede anche un colloquio per evidenziare eventuali altri casi di forme oncologiche in famiglia, identificare e correggere i fattori di rischio modificabili, come fumo e sedentarietà.

Dopo i 45-50 anni: PSA e visita urologica

Il PSA, Antigene Prostatico-Specifico, è una proteina prodotta dalla prostata che serve a fluidificare il liquido seminale e che è sempre presente in piccola quantità nel sangue. Il suo livello tende ad aumentare con l’avanzare dell’età e in caso di diversi problemi alla prostata. Per questo, da solo non può essere un indizio certo di carcinoma prostatico. È necessario quindi l’esame clinico della prostata tramite esplorazione rettale, eseguito dall’urologo. In base a questi due risultati, e all’eventuale familiarità e fattori di rischio, lo specialista imposta il calendario dei successivi controlli.

Redazione LILT