È una delle domande più frequenti tra i pazienti oncologici in questa stagione: posso prendere il sole? Un dubbio più che lecito, dal momento che chemioterapia e radioterapia sono trattamenti impegnativi per l’organismo, con effetti collaterali che possono amplificarsi proprio a causa dei raggi solari. I farmaci chemioterapici ad esempio sono fotosensibilizzanti, cioè aumentano la sensibilità della cute alle radiazioni solari e quindi il rischio di scottature. Inoltre, i principi attivi biologici e gli immunoterapici possono causare già di per sé reazioni cutanee che con il sole possono aumentare di intensità e frequenza. Infine, la radioterapia rende la pelle estremamente sensibile nell’area in cui viene eseguita, con il rischio di esagerate reazioni al sole. Ma quali sono i suggerimenti che possono aiutare ad affrontare meglio l’estate? Ogni caso è diverso ed è sempre indispensabile confrontarsi con il proprio medico curante. Ma in linea generale ci sono cinque regole buone per tutti.
Proteggiti con la crema solare
La pelle va difesa anche in città con un prodotto solare che abbia un fattore di protezione superiore a 50 e l’applicazione va rinnovata ogni due ore su tutte le parti esposte al sole. Sì poi alla sera a una doccia fresca, preferendo un detergente delicato, come quelli che vengono utilizzati per la pelle dei neonati, in modo da non irritare la pelle.
Indossa vestiti traspiranti
Mantenere la pelle il più possibile fresca, anche per evitare che il sudore si trasformi in un fattore di irritazione per l’epidermide delicata. Preferire quindi indumenti di tessuto naturale come cotone e lino, di colore chiaro, che non aderiscano al corpo. E indossare un cappello che lasci traspirare la cute, come quelli di paglia.
Idratati spesso, non solo con l’acqua
Dalla calura ci si difende anche con una corretta alimentazione, compatibilmente con effetti collaterali quali nausea e vomito. Ricordarsi quindi innanzitutto di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. E se non si ha a disposizione una borraccia per mantenerla fresca, ricorrere alle “vecchie” strategie: conservare la bottiglia in freezer per almeno un paio d’ore prima di uscire di casa. Sì anche a spremute, a centrifugati con frutta e verdura come mele e carote con un pizzico di zenzero, e alle granite.
Evita di uscire nelle ore più calde
Dopo un trattamento antitumorale è normale sentirsi stanchi e con poche energie. Caldo e sole non aiutano a sentirsi meglio. Meglio quindi cercare un luogo fresco, al riparo dal sole, dove poter stare in pieno relax. Un invito, questo, che diventa una regola nella fascia centrale della giornata, tra le 12 e le 16, quando i raggi solari sono particolarmente sferzanti.
Passeggia sul bagnasciuga ma con attenzione
Al mare, se l’oncologo lo permette, si può prendere l’abitudine di passeggiare in costume da bagno sul bagnasciuga la mattina presto, al massino entro le 9,30, quando i raggi solari sono gradevoli e non aggrediscono la pelle. I benefici sono innegabili: la pelle acquisisce un leggero colore che fa bene anche al morale. Ma attenzione. Utilizzare sempre la crema solare a fattore elevato di protezione e sospendere le passeggiate in costume da bagno se si notano segni iniziali di rossori o irritazioni.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.