“Come volontaria collaboro alle attività di raccolta fondi di LILT. Sono stata io a scegliere questo settore. Mi erano state proposte due opzioni: fare la volontaria a contatto diretto con malati e famiglie, impegno molto intenso dal punto di vista emotivo, oppure l’area del marketing, un’attività che concilia meglio con le mie attitudini. Questa scelta mi permette di utilizzare le mie competenze per fare qualcosa di buono per l’associazione.
Qualche anno fa, purtroppo, ho avuto modo di vedere da vicino gli effetti di questa brutta malattia ma, fortunatamente, la persona con cui ho avuto a che fare ora sta bene grazie alle cure e alla prevenzione. Nonostante ciò, emotivamente non sono ancora pronta per un impegno a 360°, non credo potrei essere di supporto: ci sono tempi per tutto e questo è il tempo di essere vicina in lontananza. Per questo motivo ho pensato che operare a distanza fosse la modalità di aiuto più adatta a me, permettendomi di restituire un po’ della fortuna che ho avuto e di fruire dell’immensa gioia che deriva dall’aiutare gli altri. Ed è gratitudine infinita il sentimento che provo a fare la volontaria.
Donare il tempo è il guadagno più grande
Il tempo è un grande dono. A mio avviso la cosa che più spaventa gli aspiranti volontari è l’impegno. Se però si supera la tendenza a dire “non ho tempo” e si inizia piuttosto a credere che il tempo possa essere sfruttato in maniera diversa, si può dare tanto. Anche perché si tratta di un tempo minimo e ne perdiamo tanto in cose futili. Ad esempio potremmo investire il tempo che perdiamo al telefono in un’attività di volontariato. E il risultato sarebbe un benessere per l’anima.
Inoltre, le persone che incontri in questo viaggio, sono speciali. Tutte, in un modo o nell’altro, hanno avuto a che fare con questo tipo situazioni. E sebbene le esperienze siano tra le più diverse, ognuna di esse ha portato a una maturazione, una crescita personale. Per questo ti ritrovi nelle parole degli altri volontari e del personale LILT, nel loro modo di approcciare la vita. E non è da poco stare in un posto in cui la gente ha ancora voglia di divertirsi e di vivere“.