L’obiettivo con cui ho preso parte al progetto Agenti 00Sigarette era far conoscere ai miei bambini – che ormai bambini non sono più – i meccanismi per cui si inizia a fumare e far comprendere loro che non fumare è sempre la scelta migliore. Volevo anche sviluppare negli studenti il desiderio di trasmettere ad altri questa scelta. Come insegnante ed educatrice cercavo un’iniziativa che educasse i ragazzi e che potesse anche essere loro utile sotto altri aspetti. La mia esperienza ventennale di insegnamento mi ha portata, in questi ultimi anni, a notare che l’età in cui si inizia a fumare si è abbassata sempre di più. Trovo conferma anche nella scuola media davanti al nostro istituto che il tabagismo è un’abitudine molto diffusa nella società.
Curiosità, interesse, crescita
Prima di vedere i video di presentazione del progetto, volevo tastare il terreno sull’argomento. Allora, avendo una classe molto curiosa, ho fatto ai ragazzi alcune domande sul fumo. Hanno potuto esprimere quali, secondo loro, potessero essere le cause che spingono una persona a iniziare. Sentirsi più grandi, più importanti, farsi accettare… sono arrivate tante risposte e sulla base di queste ho instaurato il percorso educativo. In seguito ho mostrato i video di presentazione. Gli studenti erano interessati, curiosi e attenti ai dettagli. Una volta conclusa la visione, i bambini hanno condiviso pensieri ed esperienze molto personali riguardo al fumo, raccontando storie di amici e parenti legate al tema. L’argomento ha sollevato tante curiosità e domande e abbiamo affrontato la questione sotto vari aspetti, dalla salute sino all’aspetto economico. Elisa, l’agente che è venuta nella nostra classe, è stata bravissima. Con lei i ragazzi hanno interagito molto e, al rientro dalla DAD, come prima cosa hanno chiesto quando avrebbero potuto rivederla. A fine intervento, per rendere il progetto interdisciplinare, ho invitato i ragazzi a realizzare qualcosa che gridasse No! Al fumo. Abbiamo quindi creato una presentazione power point per raccogliere tutti i lavori.
Il progetto si è rivelato importante anche per le famiglie, che lo hanno accolto di buon grado proprio per la sua forma pratica, capace di restare più a lungo della teoria. Le cose toccate con mano sono quelle che fanno più presa, io ho lavorato sempre così e ritengo che si impara molto più facilmente in questo modo. Soprattutto quando si tratta di salute. Sono sempre di più i casi di tumore e anche i bambini ne fanno esperienza in famiglia. E’ bene affrontare questi discorsi, senza spaventarli ma permettendo loro di crescere grazie a queste riflessioni. E il progetto Agenti 00Sigarette aiuta proprio in questo senso: i ragazzi fanno esperienza della vita divertendosi. In una parola, crescono.