Nora, essere Lilt e prendersi cura degli altri

2 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Nora, essere Lilt e prendersi cura degli altri

Prevenzione, diagnosi e assistenza sono forme diverse di un’unica missione: guardare alle persone. Umanità è la parola che meglio rappresenta tutti noi nel farlo ogni giorno. Nora Magro mette la sua professionalità al nostro servizio.

Nora è arrivata in LILT a settembre 2022, come stagista in ambito Grant e la prospettiva concreta di poter continuare il suo cammino professionale al nostro fianco. Al traguardo della Laurea magistrale all’Università Cattolica di Milano, in Politica per la Cooperazione internazionale allo sviluppo,  a 26 anni, Nora ha scelto di mettersi in gioco e sperimentarsi. Dopo aver frequentato un laboratorio sulla filantropia, ha colto la possibilità di un’esperienza con noi.

Mi è venuto spontaneo abbracciare la missione di LILT, per forti motivazioni personali e perché occuparsi di bandi per sostenere attività che aiutano le persone è un motore unico. Che tu abbia un tumore o che tu sia una persona sana che vuole mantenersi tale il più possibile, lavoriamo per dare forma alla speranza.

Nora Magro – ambito Grant

Una presa in carico delle persone a 360 gradi e un ambito di intervento che richiede continui approfondimenti per poter rispondere prontamente ai bisogni. “Quando leggi le statistiche dell’incidenza del tumore o i dati sugli effetti dei ritardi diagnostici conseguenti al Covid, senti ancora più forte la motivazione ad agire”.

Lavorare per cercare di dare forma alla speranza

Nora non è capace di starsene con le mani in mano, sin da quando era piccola. Un’energia e un dinamismo che spesso ha messo al servizio degli altri, con un forte senso di comunità: con esperienze in altre realtà di volontariato, con viaggi umanitari dalla Palestina alla Moldavia, con un impegno tra i migranti o nelle mense caritative. Una naturale propensione alla generosità che ha radici profonde, legate alla storia di famiglia e alle sue origini. Da valtellinese porta in LILT la tenacia di chi punta alla vetta delle cose ma sa che arrivarci è un lavoro di squadra. Il suo sguardo intelligente è carico di empatia e umanità. E quando si posa sui bambini, allora, diventa ancora più attento.

Quando un bimbo è colpito dal tumore ti rendi conto che per lui anche giocare diventa complesso. Allora cerchi di dare forma alla speranza anche immaginando delle semplici attività ludiche.

Quello che LILT fa da tempo nella Pediatria dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano.

Fare la differenza e ridurre l’impatto dei tumori

Nora è un vulcano di idee ed energie. Canta in un coro gospel ma è anche la voce di una band svizzera. Anche in quel contesto si sperimenta. Perché mettersi alla prova è crescere, a qualsiasi età. “Credo profondamente che goccia dopo goccia tutti possiamo fare qualcosa che fa la differenza, in ogni contesto”. Nora vuole fare la differenza, come tutti coloro che sono impegnati in LILT con professionalità e incarichi diversi, nel cercare di ridurre l’impatto sui tumori nella società.

Redazione LILT