Sono una volontaria veterana perché opero nel settore da 40 anni. Ho cominciato in LILT nel 1980, occupandomi delle attività in ufficio e poi sono arrivata in ospedale. Infatti, faccio parte del primo gruppo di 6 volontari che nel 1982 – prima della fondazione della Scuola di Formazione – sono stati mandati in ospedale per capire se poteva essere utile avere i volontari in quella situazione. La nostra ‘missione’ ha fatto emergere l’enorme bisogno degli ospedali: le persone erano sole, bisognava assisterli in tutto e, soprattutto, non si poteva parlare esplicitamente di tumori. La cosa che mi colpisce di più è che, anche oggi dopo tanti anni di servizio, ci sono persone che continuano a chiamarmi per ringraziarmi e questo perché si crea un bel rapporto tra volontari, pazienti e famiglie. Oggi mi dedico ad ArtLab che, a causa del lockdown, propone tutti i laborati online e quindi riesco a partecipare a quasi tutti i corsi. Devo ammettere che è molto bello perché, in questo modo, riesco a supportare molti pazienti in più. Credo sia questo il volontariato del futuro: stare accanto ai pazienti anche a distanza.
Marta Cantoni
1 min lettura • Storie • A cura di Redazione LILT • Ultimo aggiornamento:
Marta Cantoni
Volontaria, ArtLab
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