Dall’Ucraina all’Italia per le cure: la storia di Anastasia

2 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Dall’Ucraina all’Italia per le cure: la storia di Anastasia

In una delle nostre Case del Cuore vive una famiglia ucraina, composta da madre, bisnonna e due figlie, di cui una, Anastasia di 18 anni, in cura all’Istituto Tumori. Le tre sono arrivate in Italia un anno fa.

Anastasia, per gli amici Nastia, è una ragazza ucraina. Ha 18 anni e vive da un anno a Milano, in una delle nostre Case del Cuore.

Nel suo Paese, l’Ucraina, la situazione di guerra non è ancora risolta. Il padre di Anastasia si trova a combattere nell’esercito e non vede moglie e figlie da tantissimo tempo. La ragazza, insieme alle donne della sua famiglia (mamma, sorella e bisnonna) è arrivata in Italia per curare un tumore. Il periodo di cure è delicato e complesso. I bambini in cura trascorrono molto tempo in ospedale e, nei momenti d’aria, specialmente se adolescenti come Nastia, hanno bisogno di attività con cui svagarsi e di altre persone con cui socializzare.

I dipinti per il papà, la mancanza della gatta e la nostalgia del ballo

Anastasia frequenta le attività ricreative organizzate dalla nostra associazione e trascorre il suo tempo scrivendo storie, dipingendo e guardando video sul suo cellulare. Alcuni dipinti che ha realizzato nelle nostre attività ricreative sono dedicati al papà, la persona del suo Paese che le manca di più, oltre alle sue amicizie e alla sua gatta bianca. Prima della sua malattia amava ballare: ci ha mostrato dei video dei suoi balli da sala in cui scendeva in pista indossando bellissimi abiti colorati e pieni di lustrini. Questo hobby le manca tantissimo. Se pensa al futuro, da grande vorrebbe diventare stilista, ma ha considerato anche lavori come l’avvocato o il medico. È una ragazza ambiziosa, e al contempo molto razionale. L’unico desiderio che ha in questo momento è guarire e ritrovare se stessa.

Anna e Anastasia

 “E’ da un anno esatto che mi trovo in Italia con le mie figlie. Ringrazio tanto LILT perché non ce l’avrei mai fatta ad affittare una casa a Milano e ad avere occasione per socializzare; in particolare le famiglie ucraine hanno bisogno di costruire relazioni, non solo in ospedale. LILT non si occupa solo di curare i bambini, pensa anche a fare attività per distrarli perché non pensino solo alla loro malattia. Si gioca, si fanno amicizie. Siamo contente perché viviamo in un appartamento comodo e ben organizzato. Ci sono comodità che non mi aspettavo. C’è tutto quello che serve per intrattenere i bambini. Dico grazie per tutto questo. Ora vogliamo che Anastasia stia bene per poi tornare in Ucraina, sperando anche in una situazione di pace nel nostro Paese. Così rivedremo il papà di Anastasia, che è in Ucraina nell’esercito ed è tanto tempo che non lo vediamo” Anna, la mamma di Anastasia.

Redazione LILT
Anastasia
ospite in una Casa del Cuore