“In via San Gottardo, un anno fa, ci siamo sentiti presi per mano e accompagnati, in un momento di fragilità e assoluto smarrimento. Non solo per la professionalità dimostrata da LILT ma anche per la tempestività e la sensibilità”.
Alessandra Raveane, monzese di 48 anni, ricorda quel giorno di metà ottobre 2021 con lucidità ed emozione. In quel momento la sua mamma, Rosita Pessina, 70 anni, alla vigilia di un viaggio, si accorge con l’autopalpazione di un piccolo nodulo al seno. Si confida con il medico di famiglia che le consiglia immediatamente controlli più approfonditi. Rosita ne parla proprio con la figlia Alessandra, da diverso tempo utente dello Spazio LILT di via San Gottardo a Monza, per visite e screening di prevenzione.
Visita ed esami in pochi giorni e la dottoressa riceve di sabato
“Quando mia mamma mi ha confidato i timori del suo medico, non ho avuto dubbi: abbiamo chiamato subito lo spazio LILT di Monza. In pochissimi giorni abbiamo avuto la possibilità di sottoporla a una visita senologica e a una mammografia. Il giorno successivo ci hanno poi chiamate per l’ecografia. Il medico ci ha persino ricevuti in pausa pranzo, di sabato, per darci la diagnosi. I sospetti sono stati confermati dagli esami, senza perdere tempo: una cosa non da poco quando si tratta di tumore e di tempistiche che possono fare la differenza”.
Rosita, due interventi e in attesa della ricostruzione mammaria
Alessandra ancora oggi si commuove quando ricorda un particolare: “Quando la dottoressa ci ha ricevuti in LILT per darci il quadro emerso dagli esami, ha permesso anche a me a mio papà di stare accanto a mia mamma, nonostante le restrizioni per la pandemia da Covid, nel rispetto di tutte le precauzioni necessarie. In quel momento è stato come un balsamo essere tutti insieme”. La famiglia ha poi scelto di affidarsi all’Istituto nazionale dei tumori per le cure e l’intervento. Qui Rosita è stata operata a novembre 2022 e una seconda volta dopo un mese. Poi ci sono stati i cicli di chemioterapia e oggi sta aspettando i tempi necessari per la ricostruzione mammaria.
“Gli esami con LILT sono accessibili a tutti ed è fondamentale”
Mamma Rosita, oggi che ci racconta la sua storia, parla di una regola di vita che l’ha sempre accompagnata: “Ho scelto la strada che mi dava più sicurezza e mi faceva meno paura; faccio sempre così in qualsiasi circostanza e ho deciso di intervenire subito, rivolgendomi a luoghi che reputo più validi”. Quella scelta iniziale di rivolgersi alla LILT ora diviene per lei anche motivo di impegno e testimonianza: “Il costo degli esami negli spazi della Lega tumori Milano Monza Brianza sono contenuti e per questo accessibili a tutti. Questo è importante e fa la differenza nel salvare la vita di molte persone”.
Spazio LILT diventa CASA: tutti alla cena di Gala per sostenerla
Alessandra anche ora è sempre accanto alla sua mamma. Questa volta più che caregiver è una sorta di motivatrice: è stata lei a iscrivere tutta la famiglia alla cena di gala di giovedì 27 ottobre nella sede del Gruppo Meregalli per sostenere Casa LILT.
Quello spazio di via San Gottardo che le ha accolte un anno fa, sta per divenire il più grande polo di prevenzione e assistenza oncologica di Monza e della Brianza. Dal 1 dicembre sarà aperto con tanti nuovi servizi per la cittadinanza. “Siamo state fortunate e la LILT ha fatto la differenza: ora vogliamo contribuire perché altre donne, altre persone, possano sentirsi come noi, prese per mano e accompagnate in un momento così difficile e delicato”. Alessandra, Rosita e gli altri famigliari hanno persino coinvolto i loro amici: TUTTI PRONTI A SOSTENERE CASA LILT.