Vaccino Papilloma virus, i falsi miti da sfatare

4 min lettura Salute e Benessere A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Vaccino Papilloma virus, i falsi miti da sfatare

Il 4 marzo ricorre la 5a Giornata Internazionale contro il Papilloma Virus (HPV).

Papilloma virus, la vaccinazione: uno scudo contro i tumori

È l’occasione per ribadire l’importanza dell’arma potente che abbiamo a disposizione contro l’infezione da questo virus: la vaccinazione. È in grado infatti di prevenire fino a quasi il 90% di tutti i tumori correlati all’infezione da HPV in uomini e donne.
Per questo motivo, il 17 novembre 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una strategia per eliminare entro il 2030 il cancro cervicale causato dal Papillomavirus, attraverso innanzitutto la vaccinazione, raggiungendo l’obiettivo del 90% di copertura negli adolescenti maschi e femmine. L’Italia potrebbe essere il primo paese europeo a lanciare una strategia di eliminazione dei tumori causati dal Papillomavirus. Ma il lavoro da sviluppare è ancora imponente, a partire dalla corretta informazione. Perché sono ancora in molti a creare resistenze quando si tratta di vaccinazione anti-HPV.

Papilloma virus: un’infezione che contraggono tutti?
Vero

Si stima che 4 persone su 5 siano infettate dal virus nel corso della vita, sia uomini che donne e in circa l’80% dei casi, l’infezione da HPV decorre in maniera asintomatica, perché l’organismo ha la capacità di eliminare il virus. Questo non significa però sottovalutarne la pericolosità. Tra i tipi di virus, quasi duecento, ce ne sono circa una ventina pericolosi: se il sistema immunitario non riesce a sconfiggerne anche solo uno, le conseguenze possono essere gravi. Generalmente, il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose è di circa 5 anni, mentre la latenza nel caso del carcinoma cervicale può essere di decenni.

La vaccinazione contro il papilloma virus si può fare anche da adulti?
Vero

La copertura, anche se minore, è garantita nelle donne adulte, tanto che è possibile sottoporsi alla vaccinazione fino ai 40 anni di età. Non è un caso però se è stato deciso a di focalizzare la campagna vaccinale alle dodicenni: in questa fascia d’età l’efficacia è massima perché nella maggioranza dei casi non c’è ancora stato il primo rapporto sessuale. E questo fa sì che siano vicine allo zero le probabilità di “incontro” con uno degli oltre cento tipi del Papilloma, compresi quelli a rischio oncologico.  

La vaccinazione anti-hpv è solo per le donne?
Falso

Purtroppo inizialmente la vaccinazione ha avuto l’indicazione solo per le femmine e questo ha creato false credenze, come l’assenza di rischio per i maschi, e resistenze sulla necessità di vaccinare i ragazzi, quando l’indicazione è stata estesa anche a loro. Ma il vaccino anti-hpv ha un ruolo decisivo per entrambi i sessi e lo dimostrano i dati provenienti dall’Australia. Qui, dove la copertura è elevata, non ci sono quasi più diagnosi di condilomi, benigni, ma altamente contagiosi. Anche nel caso dei maschi, la campagna vaccinale è rivolta ai dodicenni ma è possibile eseguire la vaccinazione fino ai 26 anni.

I rischi ci sono solo in caso di rapporti sessuali completi?
Falso

Per entrambi i sessi, l’infezione si trasmette attraverso i rapporti sessuali orali, vaginali e anali e tramite il contatto pelle contro pelle e lo scambio di biancheria intima infetta.

La vaccinazione è a pagamento?
Vero e Falso

La vaccinazione è facoltativa e gratuita in Italia per le bambine e i bambini di 12 anni, che ricevono l’invito a domicilio da parte della ASL di zona. In tutte le altre fasce d’età è a pagamento. È sempre meglio però dare un occhio alla sezione salute del sito della propria Regione, perché le fasce si stanno ampliando. In molte ad esempio è gratuita fino a 25 anni, mentre, in altre viene offerta gratuitamente alle donne under 45 che effettuano la vaccinazione dopo la conizzazione.

Se sono vaccinato non è più necessario fare il pap-test?
Falso

L’introduzione della vaccinazione contro l’HPV è un eccezionale strumento per ridurre ulteriormente l’incidenza del cancro della cervice. Il vaccino protegge da nove tipi di HPV ad alto rischio più diffusi che, da soli, sono responsabili di circa il 70% dei cancri della cervice. Questo però vuol dire che il vaccino non protegge dagli altri HPV ad alto rischio. Quindi è necessario a continuare a fare il regolarmente il pap-test anche dopo la vaccinazione.

I rischi oncologici non valgono la vaccinazione?
Falso

Al virus HPV sono attribuibili la quasi totalità dei tumori del collo dell’utero, il 70% dei tumori della vagina, il 16 % dei tumori della vulva, l’87% di quelli dell’ano, il 29% di quelli del pene, il 25% di quelli della faringe e circa il 20% dell’orofaringe. Con una copertura vaccinale completa, il tumore della cervice uterina scomparirebbe e gli altri tumori correlati all’HPV ridurrebbero drasticamente la loro incidenza.

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Redazione LILT