Che sia ad alta quota o tra le colline toscane, il trekking è amato da molti italiani e dà grandi benefici a corpo e psiche. Vediamoli insieme.
“Le montagne sono la mia vita, le mie origini e per questo ogni volta che posso, anche ora che vivo in una grande città, mi ritaglio del tempo per delle escursioni, preferibilmente sulle Alpi”, racconta Lara. E aggiunge Giacomo: “è una passione che mi accompagna da quando sono bambino e che ho trasmesso a mio figlio. Camminare in montagna, affrontare sentieri anche impervi, cancella ogni stress e riporta la mia mente a vedere la vita senza pensieri negativi”.
Lara e Giacomo sono solo due delle tante persone che per ragioni diverse, prediligono la montagna e fanno trekking, vale a dire, un vero e proprio viaggio, anche se solo della durata di un giorno, nella natura e dentro sé stessi, nel rispetto dell’ambiente.
Di tipologie di trekking ce ne possono essere molte: quello che porta molti italiani a preferire le vacanze in montagna anziché al mare (a questo articolo puoi leggere di più sulle attività per mare e montagna adatte ai bambini), ma anche i cosiddetti cammini, come la Via Francigena in Toscana e il ben noto Cammino di Santiago, o ancora, i grandi trekking come quelli sui massicci dei Sud America. Ogni tipologia ha una preparazione differente, un impegno diverso dal punto di vista fisico.
Ma ci sono dei comuni denominatori. Eccoli.
I benefici del trekking
Come indicato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, non è vero che i benefici del trekking sono solo a livello muscolare. Riguardano anche l’apparato cardiovascolare grazie all’ambiente più sano della montagna. Il trekking è anche una buona attività per la stimolazione osteo-muscolare, a favore della prevenzione dell’osteoporosi e aiuta il metabolismo glicidico e lipidico a favore di un abbassamento dei valori della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi. Infine, ultimo ma non meno importante, c’è un effetto benefico sulla psiche anche legato alle condizioni ambientali tipiche nella pratica di questa attività sportiva.
Che abbigliamento utilizzare
Attenzione però all’abbigliamento. Questo, a partire dalla calzatura. Scegliere un modello ad hoc e portare con sé anche le calze, in modo da essere sicuri di scegliere la misura giusta. La calzatura adatta non solo rappresenta un aiuto alla sicurezza in sentieri impervi e potenzialmente pericolosi ma consente al piede un appoggio ideale evitando sovraccarichi funzionali e fastidiose patologie da carico quali le metatarsalgie (dolore sotto la pianta del piede) e mantenendo la stabilità delle caviglie, a vantaggio della prevenzione delle distorsioni.
Massima cura anche nella scelta dei pantaloni: l’ideale sono quelli cosiddetti modulabili, che da lunghi si trasformano in bermuda quando le temperature iniziano ad alzarsi.
Per la stessa ragione, indossare un abbigliamento “a cipolla” per potersi alleggerire man mano che ci si riscalda. Sì anche a portare con sé un impermeabile leggero, anche se è bene ricordarsi sempre di verificare il meteo la mattina prima della partenza, per evitare di incappare in pericolosi cambiamenti climatici durante l’escursione.
Infine, scegliere accuratamente lo zaino, che deve essere di media misura, proporzionato a chi lo porta e a spallacce larghe pe runa maggiore stabilità e non soffrire di mal di schiena.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.