Una giornata dedicata all’importanza di saperne di più sulla sicurezza alimentare. È questo il senso della campagna europea di EFSA, giunta al secondo anno, progettata per aiutare i cittadini europei a pensare criticamente alle loro scelte alimentari quotidiane. Sono riflessioni importanti, che vanno a beneficio del benessere della propria famiglia, dal momento che si tengono lontani rischi per la salute legati ad esempio a una errata conservazione degli alimenti. Ma vanno anche a beneficio dell’ambiente. Si stima infatti che fino al 10% degli 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari generati ogni anno nell’Unione Europea sia dovuto a sprechi alimentari per prodotti scaduti. Le iniziative legate alla campagna sono sul sito di EFSA mentre per condividere esperienze e commenti è stato attivato l’hashtag #EUChooseSafeFood.
Leggere le scadenze
Per evitare sprechi dunque si può iniziare dalla comprensione di una dicitura importante: “da consumarsi preferibilmente entro” o “da consumare entro” . Si tratta di vere e proprie istruzioni sulla gestione dell’alimento. La prima, si riferisce alla qualità del cibo. Se ci si attiene alle corrette istruzioni di conservazione, l’alimento sarà sicuro anche dopo la data di scadenza, ma potrebbe non avere lo stesso gusto o consistenza. In pratica, dopo la data impressa sulla confezione, non ci sono garanzie che il cibo sia fresco, gustoso, croccante come prima, ma non ci sono rischi per la salute. Il discorso cambia quando la scritta è “da consumare entro”. Qui non si scherza perché riguarda la sicurezza alimentare: se l’alimento è scaduto, può fare male alla salute. Hanno questo limite gli alimenti freschi e altamente deperibili, come pesce, carne, insalate e latticini.
Conservare correttamente
L’attenzione deve rimanere alta anche a casa. Alzi la mano chi almeno una volta non ha letteralmente infilato la spesa in frigorifero oppure in dispensa, senza un criterio. Ma non va bene. Una gestione saggia delle scorte alimentari riponendo nei giusti scomparti ogni prodotto fa parte di un approccio green all’ambiente. Inoltre, si tiene lontano il rischio di proliferazione negli alimenti dei batteri responsabili di gastroenteriti e dissenterie. Qualche esempio. Evitare di riporre a diretto contatto in frigorifero cibi cotti e crudi per evitare contaminazioni. E se si è acquistato il pesce, prima di metterlo in un contenitore in vetro a chiusura ermetica, pulirlo bene eliminando anche le viscere, lavarlo e asciugarlo con cura. Infine lasciare le uova nella confezione originale: il loro guscio è ricco di microrganismi che potrebbero inquinare gli altri cibi.
Igienizzare e controllare
Sì anche a una corretta igiene. Verificare giornalmente gli alimenti in frigorifero e, almeno ogni 15 giorni, pulire l’interno dell’elettrodomestico e le guarnizioni con una soluzione di acqua e bicarbonato oppure aceto, e asciugare bene. Inoltre, svuotare periodicamente la dispensa, controllare le scadenze degli alimenti ed eliminare le confezioni che presentano alterazioni come rigonfiamenti.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.