È arrivato un nuovo farmaco per la Sclerosi Multipla: per chi va bene?
Ofatumumab, questo è il nome del principio attivo, è un anticorpo monoclonale (mAb) anti-CD20. Si tratta di un farmaco innovativo: è la prima terapia domiciliare mirata contro i linfociti B ed è indicata per adulti con Sclerosi Multipla recidivante remittente in cui il paziente presenta riacutizzazioni seguite da periodi con sintomi più lievi o assenti. Dopo le prime somministrazioni che vengono eseguite insieme all’operatore sanitario, il farmaco può essere autosomministrato una volta al mese a casa propria, grazie alla penna auto-iniettiva. Un bel vantaggio, che mira a favorire la qualità di vita dei pazienti che convivono con questa malattia.
Approfondimento sulla patologia
La Sclerosi Multipla è una patologia neuroinfiammatoria cronica che ostacola il normale funzionamento del cervello, dei nervi ottici e del midollo spinale attraverso l’infiammazione e perdita del tessuto, portando nel tempo a diversi gradi di disabilità fisica ed emotiva. Solo in Italia colpisce 130mila persone e la sua incidenza è di circa 3.400 nuovi casi all’anno nella fascia 20-40 anni, con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. Circa l’85% dei casi diagnosticati ha inizialmente la forma Recidivante Remittente (SMRR), caratterizzata da episodi acuti di malattia (recidive) alternati a periodi di completo o parziale benessere (remissioni).
Quali sono le terapie a disposizione contro la sclerosi multipla?
Al momento non esiste ancora una terapia che porti a guarigione, ma la ricerca in questi anni ha fatto passi da gigante e ora per chi ne soffre è possibile, compatibilmente con la patologia, lavorare, avere una vita sociale, esaudire il desiderio di maternità e costruire una famiglia. Ma sono ancora in molti a non saperlo. Per questo, come ogni anno, il 30 maggio in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla, è possibile trovare in diverse piazze d’Italia eventi informativi per sensibilizzare sulla malattia.
Photo credit: FreePik
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.