29 settembre e un’agenda ricca di appuntamenti. Ci sta. Perché è il World Heart Day, la Giornata mondiale del cuore, che in tutti i Paesi della terra si celebra con incontri, controlli gratuiti per informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiache. Vale a dire, seguire un’alimentazione sana ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e povera di grassi, praticare un’attività fisica quotidianamente per almeno 20 minuti, non fumare, limitare le bevande alcoliche, sottoporsi a controlli regolari.
E misurare almeno una volta alla settimana la pressione arteriosa a partire dai 40 anni. Come e quando? Ecco le quattro regole-base.
1. La posizione
Sedersi su un sedia con lo schienale diritto e prendersi qualche minuto di tranquillità per rilassarsi. Appoggiare il braccio sul tavolo e mantenere la muscolatura del braccio rilassata. Misurare la pressione almeno tre volte a distanza di tre minuti.
2. Il luogo
Scegliere una stanza che abbia una temperatura intorno ai 21 gradi centigradi, per non correre il rischio di avere alterazioni nella misurazione dovuti al caldo oppure al freddo. E se sono accesi, spegnere radio e televisione: l’emozione legata ai ricordi scatenati da una canzone, oppure al contrario il dolore legato a immagine cruenti, potrebbero impennare i livelli della pressione.
3. I divieti
Evitare caffè e bevande a base di cola nell’ora precedente alla misurazione per evitare rialzi temporanei della pressione. No anche all’attività fisica a partire dai 30 minuti precedenti ed è meglio rimandare se si è appena emersi da una sfuriata col partner.
4. I risultati
I valori normali sono pari a 120-130 millimetri di mercurio per la pressione sistolica, anche detta massima, e a 80-85 millimetri di mercurio per la pressione diastolica, anche detta minima. È ipertensione arteriosa quando i valori di pressione sono al di sopra di 140/90, mentre si rientra in una zona grigia quando i valori sono pari a 130-140 per la pressione sistolica e 85-90 per la diastolica.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.