Antibiotici? Sì, ma solo quando sono realmente necessari. È un appello che ormai ricorre da anni e che oggi ritorna più forte che mai. È stato registrato infatti un incremento dell’utilizzo improprio di farmaci antibiotici, del tutto inutili, contro l’infezione virale da Covid-19. Ma l’uso eccessivo di cure antibiotiche quando non sono necessarie si può pagare a caro prezzo. Si può sviluppare infatti l’antibiotico-resistenza, vale a dire, infezioni batteriche e fungine resistenti alle terapie antibiotiche. Secondo i dati 2018 dell’Istituto Superiore della Sanità, è una condizione che riguarda 7-10 italiani su cento. Ma è un male comune e non solo italiano, tanto che l’EMA, l’Ente europeo di approvazione dei farmaci, ha da poco pubblicato le nuove linee guida, con l’obiettivo di contenere il fenomeno dell’antibiotico resistenza. Un aggiornamento, questo, che include anche l’invito allo sviluppo di nuovi farmaci antimicrobici, soprattutto da somministrare ai pazienti con infezioni causate da batteri multi-resistenti che attualmente hanno pochissime opzioni terapeutiche realmente efficaci.
Attenzione agli errori
Nel frattempo, è possibile già fare qualcosa per combattere l’antibiotico-resistenza. Cosa? Evitare l’utilizzo sbagliato degli antibiotici, causa principale della trasformazione dei batteri in ceppi resistenti. Questo significa, evitare di assumerli di testa propria, utilizzando quelli che sono in casa, e di gestire la terapia in autonomia, senza rispettare le indicazioni mediche. Da evitare anche la sospensione della cura perché si sta meglio, e il mancato rispetto degli orari di assunzione del farmaco.
Quando è necessario l’antibiotico
Un ripasso ogni tanto ci vuole. L’antibiotico è utile nel caso di infezioni del tratto urinario come le cistiti ricorrenti, dell’apparato respiratorio quali le bronchiti e alcune forme di polmoniti, per citare i disturbi più comuni. Oppure quale “copertura” dopo un intervento chirurgico. Sono inefficaci invece contro raffreddori e influenze, comprese le infezioni da Covid-19. E non servono prima di un intervento come l’estrazione di un dente, se non si soffre di problemi di salute che rendono il sistema immunitario più sensibile alle infezioni.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.