L’autopalpazione, il controllo che si esegue da sé per verificare lo stato del seno, è un modo per prendere familiarità col proprio seno e imparare a conoscerlo. Attenzione però. Non sostituisce i regolari controlli, cioè visita senologica ed ecografia e/o mammografia a seconda dell’età (clicca qui per scoprire quali esami per quali età). Si può eseguire mensilmente e il periodo migliore è la settimana dopo le mestruazioni.
Come si effettua l’autopalpazione al seno?
Innanzitutto, in piedi davanti a uno specchio a torso nudo osservare il seno, prima tenendo le braccia distese lungo il corpo e poi in alto. Palpare le mammelle in senso rotatorio con le dita unite e piatte, senza tralasciare ascelle e capezzoli, evidenziando con una leggera spremitura se sono presenti secrezioni.
È importante fare attenzione se:
- la cute della mammella o dell’areola sembra alterata, arrossata, ispessita o con noduli
in rilievo - il capezzolo presenta secrezioni sierose o ematiche spontanee o appare retratto
- la mammella pare arrossata, aumentata di volume o tumefatta.
Ripetere gli stessi movimenti di profilo, prima sul fianco destro poi su quello sinistro.
Quindi sdraiarsi, con il braccio sinistro dietro la testa ed esaminare delicatamente il seno sinistro con la mano destra ben piatta e con le dita unite. Tenendo le dita premute su una zona, eseguire un movimento dall’esterno verso il capezzolo e viceversa.
Questa manovra va effettuata su tutto il seno, in modo da ispezionarlo interamente fino all’ascella, compresa l’area intorno al capezzolo. Lo stesso controllo va ripetuto con il seno destro.
Non deve suscitare allarme se si accusa dolore o senso di tensione al seno in corrispondenza
del ciclo mestruale.
Se si avverte qualcosa “di diverso” dal solito, non bisogna farsi prendere dal panico ma parlarne il prima possibile col proprio medico.
Il tumore al seno è il primo tra i carcinomi femminili
Non sottovalutare l’importanza della prevenzione!
Guarda come fare l’autopalpazione al seno:
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.