Simbolo di buona fortuna e rinnovamento, il melograno è un frutto ricco di semi e facile da trovare sulle tavole durante le festività per augurarsi fortuna e abbondanza nell’anno che verrà. Ecco come utilizzarlo a tavola.
Abbondanza, fertilità, fortuna, rinascita. Sono gli aggettivi che si riferiscono al melograno, così viene comunemente chiamato, nonostante il nome corretto sia al femminile, melagrana. Il frutto compare sulle tavole la notte del 31 dicembre, come augurio di buon auspicio per il nuovo anno.
Le tradizioni di fine anno
Fa parte degli usi di molti Paesi. In Grecia ad esempio, durante il Capodanno, è tradizione rompere un melograno sulla soglia di casa. Più semi si spargono, maggiore sarà la fortuna e la prosperità per l’anno nuovo.
Un “superfood“
Ma il melograno non è solo un portafortuna. È stato classificato come “superfood”, ovvero come uno di quegli alimenti dall’alto valore nutrizionale, estremamente utili per la salute. Ha per esempio una concentrazione importante di antiossidanti e in particolare di flavonoidi, sostanze in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi.
Come utilizzarlo
- Per brindare all’anno nuovo, aggiungere qualche chicco di melograno allo spumante.
- Consumare regolarmente il succo fresco, quale spuntino a metà mattina o pomeriggio. Può far parte anche della prima colazione.
- Aggiungere i chicchi di un frutto a rucola, arance sbucciate e tagliate a fette sottili, gherigli di noci. Condire con olio EVO, mescolare bene e portare in tavola. .
- Adagiare su un letto di insalata valerianella delle fette di salmone lievemente affumicato, cospargere di chicchi di melograno e condire con olio EVO e succo di limone.
- Unire alla ricotta fresca i chicchi di melograno, noci tritate, poco miele, mescolare bene e utilizzare il composto quale antipasto, su fette di pane tostato.
- Cucinare il riso, utilizzando del brodo vegetale. A metà cottura aggiungere il succo di melograno, mescolare con cura e portare a cottura. Unire il formaggio parmigiano, mescolare bene, lasciar riposare il riso a fiamma spenta per un paio di minuti e portare in tavola.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.