I nostri consigli per acquistare la borraccia giusta per le proprie necessità e per pulirla correttamente ogni giorno
La borraccia è un acquisto complicato. Ne esistono infatti in materiali diversi, destinati a esigenze differenti. Quale scegliere allora e come regolarsi per quanto riguarda la pulizia? Ecco alcuni suggerimenti.
L’acquisto
Un’indagine condotta nel 2019 dall’Università La Sapienza di Roma su 20 tipologie di borracce, ne ha evidenziato la non piena conformità ai regolamenti europei. All’erta allora. Quando si acquista, al di là delle preferenze sul materiale e sul designer, verificare che sia presente l’etichetta con marchio CE. E nel caso di borraccia in plastica, controllare che sia riportata la scritta che attesti l’assenza di BPA, cioè di biosferolo. Questa molecola ha il pregio di aumentare la resistenza della plastica, ma è dannosa per l’uomo.
La scelta
I materiali che vengono utilizzati sono parecchi: alluminio, acciaio, vetro e plastica. In assoluto, il migliore è il vetro soprattutto dal punto di vista igienico perché non assorbe l’odore dei liquidi, non ne altera i sapori e ha una buona capacità termica. Il che la rende utilizzabile per bevande sia calde, sia fredde. E non ci sono rischi di rottura dal momento che l’anima è in vetro, ma rivestita in silicone.
Le borracce in alluminio invece sono più indicate a chi fa sport perché sono molto leggere: hanno il difetto di non mantenere a lungo il caldo e il freddo e per questo occorre scegliere i modelli con doppia parete interna.
Sì anche a quelle di acciaio, che rispetto alle borracce di alluminio sono più resistenti oltre che facili da pulire.
I modelli in plastica infine rappresentano l’alternativa all’acciaio per la leggerezza, ma spesso hanno il difetto di non essere isotermiche, cioè non proteggono il liquido dalle temperature esterne.
La pulizia
Una regola che vale per tutte è quella di svuotarle ogni sera al rientro per evitare la proliferazione di muffe e di batteri.
Massima attenzione poi per quanto riguarda la modalità di detersione. Anche per questo è bene acquistare modelli con la certificazione CE: di solito, hanno una scheda che indica il tipo di materiale e la modalità di lavaggio. Per dare un’idea, quelle di plastica vanno lavate solo a mano e non in lavastoviglie. Per non sbagliare comunque, è bene mettere nella borraccia acqua calda e una goccia di detersivo per i piatti, agitare bene e risciacquare. Lo stesso tipo di lavaggio va riservato al tappo. In alcuni casi è possibile anche utilizzare acqua e aceto, oppure acqua e bicarbonato, ma è bene verificare nel foglietto allegato se è possibile. Per alcuni materiali infatti come l’alluminio, è meglio evitare.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.