Alimentazione, attività fisica. Eccole, le due “a” amiche del cuore. Insieme, rappresentano una forza ineguagliabile: aiutano il cuore e il sistema circolatorio a funzionare al meglio, tengono sotto controllo alcuni fattori di rischio, come il livello di colesterolo e di trigliceridi, la coagulabilità del sangue, la pressione arteriosa e il sovrappeso. Non solo. L’attività fisica in particolare aumenta la sensibilità dell’organismo all’insulina e la tolleranza al glucosio, oltre a rappresentare un valido fattore di controllo del peso. E combatte stress e ansia, altri fattori dannosi per il benessere del cuore.
Gli alimenti che proteggono il cuore
È l’alimentazione mediterranea la migliore alleata del cuore, come provano tutte le ricerche. Sì allora tutti i giorni a pranzi e cene con frutta e verdura fresche di stagione e cereali integrali e a due snack con olive, noci, mandorle e semi oleosi. Per quanto riguarda invece le proteine, vanno limitate al massimo a due porzioni alla settimana la carne rossa e bianca, dando la preferenza ai legumi e al pesce azzurro Quest’ultimo in particolare è ricco di acidi grassi omega 3 che hanno un effetto positivo sul sistema circolatorio e in particolare sull’endotelio, cioè sullo strato di cellule che riveste l’interno delle arterie. Da evitare invece gli alimenti che contengono i grassi trans-saturi, quelli che in etichetta sono indicati come “parzialmente idrogenati”.
Attività fisica su misura
L’attività fisica è una panacea per il corpo e per la mente. È stata oggetto di un ampio documento del Ministero della Sanità che riporta le raccomandazioni al movimento differenziate a seconda della fascia d’età e della malattia ed è nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Le regole generali sono quelle stabilite a livello mondiale dall’Organizzazione mondiale per la sanità. Vale a dire, nel caso degli adulti, almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata oppure almeno 75-150 minuti di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana. O ancora, combinando in un mix i due tipi di attività. Per quanto riguarda camminare, marciare, correre, ad esempio, che sono le attività maggiormente praticate, si intende di moderata intensità la marcia a passo sostenuto che induce un modesto aumento della frequenza cardiaca e della ventilazione e che permette di poter parlare. È invece un’attività di intensità vigorosa il jogging, cioè la corsa a ritmo lento: qui non si parla, tranne poche parole.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.