Oltre i 28 gradi, l’organismo può andare in tilt per il caldo. Utilizzando condizionatore o ventilatore si può resistere meglio all’impennata delle temperature, con alcune accortezze per evitare conseguenze per la salute
Temperature alle stelle, appelli a non uscire da casa se si fa parte delle categorie più delicate, anziani compresi. Ma come gestire la calura nell’appartamento? La scelta non manca, tra condizionatori, ventilatori da soffitto e da terra. Ma i dubbi sono sempre in agguato.
Una decisione però va presa. In estate infatti facilmente l’organismo può andare in tilt quando la temperatura sale oltre i 28 gradi centigradi e il tasso di umidità supera il 90%. In pratica, i meccanismi che regolano il sistema termoregolatore del corpo fanno fatica ad adeguarsi a questo particolare clima caldo umido. Si manifestano così dei disturbi che rappresentano un vero e proprio grido di allarme da parte dell’organismo: cali di pressione, debolezza, vertigini, inappetenza e mal di testa. A peggiorare la situazione contribuisce anche la cattiva qualità del sonno di notte a causa del caldo eccessivo che rende spossati, irritabili durante il giorno. Ecco quindi alcuni suggerimenti, con una raccomandazione: ricordarsi sempre i rimedi anticalura, come indicato anche dal Ministero della salute, come bere di frequente acqua minerale naturale durante il giorno, seguire una dietra sana e leggera, ricca di frutta e di verdura fresche di stagione.
Il condizionatore
Non è vero che fa male alla salute come credono ancora in molti. A contrario, può essere un prezioso alleato del benessere di tutti, compresi i bambini molto piccoli e gli “over 60”.. A patto però che venga utilizzato in modo corretto. La temperatura ideale in casa sia di giorno, sia di notte deve assestarsi su cinque, sette gradi in meno rispetto a quella esterna, per evitare raffreddori e mal di gola. In caso poi di condizionatore portatile, è bene posizionarlo in modo che raffreddi la stanza, senza essere investiti direttamente dal flusso di aria fredda, per non incorrere in dolorosi problemi alla schiena e al collo. Infine, verificare sempre il tasto relativo alla programmazione dell’umidità che deve mantenersi con un tasso mediamente tra il 40 e il 60%.
Il ventilatore
Il ventilatore accelera il movimento dell’aria, ma non abbassa la temperatura ambientale. Può però rappresentare una soluzione per alleviare il senso di afa, ma se usato con buonsenso. Solamente così è possibile evitare torcicollo e mal di schiena, i due disturbi più comuni tra chi usa male il ventilatore. Il modello a soffitto è l’ideale perché “muove” l’aria in tutte le direzioni. Ma attenzione. In camera da letto va regolato alla velocità minima, soprattutto se è collocato esattamente sopra il letto, per evitare di svegliarsi indolenziti la mattina. Sono invece più critici i ventilatori da tavolo oppure a colonna perché non hanno mai la capacità di garantire la ventilazione in tutta la stanza, ma solo allo “spicchio” di locale che riescono a coprire con il loro raggio d’azione. Proprio per questo si tende istintivamente a mettersi il più vicino possibile al ventilatore, con il rischio di dolorosi torcicollo. Preferire allora un modello a colonna che in genere è più grande, e posizionarlo a una distanza di due metri rispetto al letto, oppure al tavolo dove si lavora o si pranza, e a velocità media.
Il Ministero della salute ha stilato un decalogo utile per ridurre le conseguenze nocive legate al caldo.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.