Caviglie gonfie, gambe affaticate e che sembrano pesanti come dei massi. Disturbi all’apparenza banali, che invece sono segnali importanti da non sottovalutare di insufficienza venosa. È un problema di circolazione. Significa infatti che all’interno di alcune vene delle gambe il sangue non ritorna più dai piedi verso il cuore, come dovrebbe. Ma ristagna lungo il percorso, oppure ritorna verso i piedi. Così, le pareti delle vene vengono sottoposte a un maggiore sforzo e iniziano a lasciarsi andare sotto la pressione del sangue. Da qui alla comparsa delle varici il passo è breve.
Fai il test!
Le scarpe che usate tutti i giorni hanno i tacchi
A) Tra i 3 e 5 centimetri
B) Al massimo di un paio di centimetri
C) Oltre i sei centimetri
Tra questi disturbi alle gambe, in quali vi riconoscete?
A) La sera le gambe sono pesanti e sembrano gonfie anche se in realtà non lo sono.
B) Le caviglie si gonfiano durante il pomeriggio e quando camminate provate una sensazione di stanchezza alle gambe.
C) I disturbi elencati sopra sono presenti tutto il giorno e di notte avete i crampi alle gambe.
Per i vostri spostamenti durante il giorno, prevalentemente
A) andate a piedi o in bicicletta
B) Utilizzate i mezzi pubblici
C) Usate l’auto
Che taglia portate oggi rispetto a dieci anni fa?
A) La stessa,
B) Due taglie in più
C) Quattro taglie in più
I disturbi alle gambe li avvertite
A) Raramente e solo durante la stagione calda
B) Tutto l’anno indipendentemente dal caldo o dal freddo
C) Sempre in estate
Maggioranza di A
Ci sono i primissimi segnali di un problema di vene varicose. In attesa di parlarne con il medico, applicare tutte le sere sulle gambe una crema o un gel a base di bioflavonoidi, sono estratti vegetali che aiutano ad alleviare la sensazione di gonfiore e di pesantezza alle gambe. Per una freschezza immediata conservare la confezione in frigorifero. E per un’azione più efficace, dopo aver applicato il prodotto, sdraiarsi con la schiena ben appoggiata, alzare le gambe e “pedalare”. Contare fino a dieci, distendere le gambe, contare fino a 20 e ripetere per altre tre volte. Quando possibile, inoltre, camminare a piedi nudi. Il movimento “strizza” una specie di spugna che si trova nella pianta dei piedi, che dà una spinta verso l’alto al sangue nelle vene. Con grandi benefici alla circolazione nelle gambe.
Maggioranza di B
I disturbi non lasciano tregua e magari, sono anche visibili i “reticoli” di capillari a fior di pelle. Di certo, è bene pianificare una visita specialistica. E nell’attesa, oltre a seguire i suggerimenti che sono stati dati per chi ha sommato più A, vale la pena di assumere tutte le mattine un integratore a base di bioflavonoidi, cioè quelle sostanze che migliorano l’elasticità delle pareti delle vene e di conseguenza la circolazione. Questi farmaci non hanno effetti collaterali. Sì anche a praticare una regolare attività fisica per migliorare l’ossigenazione del sangue, che così scorre più fluido e contrasta il ristagno dei liquidi perché riattiva la spugna sotto la pianta dei piedi. Gli sport più adatti? La camminata e le attività acquatiche, come il nuoto, l’acquagym.
Maggioranza di C
I disturbi presenti in estate e in inverno e magari anche i segni bluastri sulle gambe, non lasciano spazio ai dubbi e probabilmente è necessario l’intervento chirurgico. Ma senza timori: oggi ci sono soluzioni innovative. Nel frattempo, oltre a seguire i consigli di cui sopra, chiedere al medico se è necessario indossare le calze elastiche se di giorno si sta a lungo in piedi, oppure se si deve fare un lungo viaggio. Quelle di ultima generazione sono simili esteticamente alle calze “normali”. E hanno una compressione graduata, cioè stringono maggiormente alla caviglia e meno alla coscia. La mattina inoltre dedicare cinque minuti alle spugnature per stimolare la circolazione linfatica e combattere il ristagno di liquidi. Riempire una bacinella di acqua e ghiaccio, aggiungere cinque gocce di olio essenziale di geranio, imbibire una spugna e strofinare le gambe.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.