Buona giornata. Un augurio, questo, che oggi va gentilmente accompagnato da un sorriso. Già, perché è il terzo lunedì di gennaio, che dal 2005 viene identificato come il più triste dell’anno. A citarlo per la prima volta è stata la compagnia di viaggi britannica Sky Travel per questioni puramente di marketing: quando si è giù di tono, infatti, pare che ci sia una maggiore propensione a prenotare viaggi.
«Non vi è alcun riferimento scientifico per sostenere che il terzo lunedì dell’anno sia il giorno più triste», sottolinea Enrico Zanalda, Presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense.
«E’ vero però che giunge dopo le festività e coincide quest’anno con la seconda settimana intera di lavoro in uno dei periodi con meno luce e temperature più rigide dell’anno e che per un lungo periodo non avremo più festività infrasettimanali. Inoltre l’inizio del nuovo anno potrebbe rendere più timorosi dopo i due anni di pandemia e lo scorso anno della guerra in Europa. Tuttavia, ricordiamoci che queste emozioni non per forza si provano il lunedì, anche se tradizionalmente è la giornata che coincide con la ripresa degli impegni».
Insomma, di motivi per essere tristi in questa giornata sembra che ce ne siano parecchi, compresi l’aumento di peso a causa di pranzi e cene durante le Festività trascorse, la ripresa del solito tran-tran, l’assenza di ponti fino a Pasqua, lo spegnimento delle luminarie per le strade e sui balconi delle case che hanno fatto sì che le città tornassero nel buio. «Come ho detto prima, non so se è fondata la questione del blue Monday», interviene il professor Zanalda, «ma sicuramente le flessioni timiche reattive alle condizioni esterne sono più frequenti con la riduzione della luce naturale e l’isolamento relazionale, situazioni caratteristiche dei mesi invernali poiché si tende a trascorrere più tempo al chiuso».
QUATTRO SPUNTI SU COSA FARE
Che cosa si può fare allora? Di sicuro, cogliere l’occasione del blue Monday per iniziare subito a mettere in pratica i piccoli accorgimenti che nella quotidianità aiutano a contrastare la tristezza e a rendere meno grigio l’inverno. Ecco quindi quattro spunti.
Turista nella propria Regione
Sì, è vero, fino ad aprile non ci saranno più occasioni per partire per una vacanza. Ma questi mesi possono diventare l’occasione per le “gite fuori porta”, o anche semplicemente nella propria città. È l’occasione per rigenerare il corpo e soprattutto la mente e l’opportunità per trascorrere del tempo insieme agli affetti.
Venti minuti di camminata al giorno
È un’attività fisica aerobica, cioè di bassa intensità e di lunga durata: ha la capacità di diminuire i livelli del cortisolo, chiamato non a caso l’ormone dello stress, e per contro di aumentare i livelli di endorfine, sostanze che incrementano lo stato di benessere a livello cerebrale.
Un break per sé stessi
Da oggi è vietata la frase “non ho tempo”. È il momento invece di iniziare a dedicare anche solo un quarto d’ora al giorno a ciò che piace, come leggere, telefonare a un’amica o amico, ascoltare musica, lavorare a maglia. Aiuta a scaricare lo stress, che ha un effetto negativo sul benessere dell’organismo. E agisce come un vero e proprio “massaggio” che stimola il buon funzionamento del corpo e della mente.
Sfidare il cervello per allenare la memoria
Il cervello alla lunga si abitua alle solite attività e ha bisogno di sferzate per mantenere attive le connessioni tra i neuroni, le cellule cerebrali. Va sottoposto quindi a nuovi stimoli, a qualcosa di nuovo, che non fa parte delle solite attività. Come imparare una lingua straniera, oppure a suonare uno strumento, o ancora, a dipingere.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.