Si è conclusa da poco la serata degli Oscar 2022, A scorrere i titoli, le tracce delle trame, si nota un sottile filo conduttore, ribadito anche da più parti: la vittoria dei buoni sentimenti. E ci sta. Due anni di Covid-19 che nella realtà continua a imperversare, la guerra in Ucraina con le minacce che incombono, portano inevitabilmente a cercare rifugio nel bello, nell’amore, in tutto ciò che fa stare bene. Come per l’appunto i film.
Edizione 2022
L’Oscar del 2022 è stato vinto da Coda- I segni del cuore di Sian Heder, storia di una famiglia sordomuta dove la figlia, unica udente, deve trovare il coraggio di cercare la sua strada. In gara anche l’italiano Paolo Sorrentino con il film autobiografico “È stata la mano di Dio”, una lettera d’amore ai suoi genitori, a Napoli e Maradona. Racconti feel good, come dicono gli americani, capaci di ammorbidire i toni, di neutralizzare le brutture della guerra e della pandemia attraverso film carichi di speranza e di buoni sentimenti.
Perché i film generano benessere nello spettatore?
I film, corti e tradizionali, hanno un potenziale comunicativo importante. Qualsiasi messaggio viene percepito con un impatto emotivo superiore a quanto potrebbe verificarsi con altri mezzi, come un testo scritto, oppure un quadro. Un impatto istintivo che permane anche quando la pellicola è terminata. Quando un film piace, infatti, si modifica l’umore, con allegria o tristezza a seconda della trama e anche, molte volte, con una nuova energia. La prova? A chi più e a chi meno è capitato prima o poi di trovare nella trama un collegamento alla propria vita e ottenere un aiuto inaspettato per risolvere una questione in sospeso.
Sentirsi partecipi
Un ruolo, quello della percezione cinematografica, che è stato studiato (UCL, Ottobre 2021). A partire da quando ci si appresta a vedere un film. Che sia a casa, oppure al cinema, poco cambia. Nella sostanza, si crea la stessa ambientazione, con le luci soffuse, in penombra, soli in un confronto diretto coi personaggi della trama, in una propensione d’animo a sperimentare le stesse emozioni, in una partecipazione che permette di esprimere sentimenti che nella quotidianità rimangono sopiti, come le lacrime o al contrario, il riso.
Perché guardare un film fa bene?
Le attività con un focus sociale condiviso aumentano la nostra creatività, il lavoro di squadra e il legame con gli altri, ed è stato anche dimostrato che riducono i sentimenti di solitudine e depressione. La Facoltà di Psicologia Sperimentale presso lo University College of London, ha condotto uno studio su un gruppo di volontari che ha preso parte alla proiezione di un film indossando dei sensori biometrici. I ricercatori hanno rilevato un notevole aumento della frequenza cardiaca dei partecipanti durante la visione: un ritmo equivalente a un’attività cardio leggera.
Connettersi con le proprie emozioni e con i protagonisti del film
Le inquadrature, i primi piani, la musica che accompagna le azioni più importanti, fanno sì che lo spettatore si ritrovi intrecciato in una sorta di complicità con gli attori, elabori le loro esperienze virtuali, le confronti più o meno consciamente con le proprie, a tutto vantaggio di un maggiore benessere psicologico. Insomma, una vera e propria palestra per la mente, che spesso permane. Ed è anche la ragione che porta molte volte a rivedere più volte un film negli anni, magari in un momento di particolare sconforto, provando l’esplosione senza controllo delle emozioni trattenute e alla fine, ritrovarsi migliorati nello spirito e nel corpo.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.