Ci sono già i primi casi di Kraken, la variante del Covid 19 in arrivo in questi giorni. Nulla di grave, certo, ma ancora una volta, saranno casi di persone a letto con febbre e altri malesseri. E c’è anche l’influenza Australiana, che sta mettendo ko gli italiani. Da qui, un incremento inaspettato nell’utilizzo di antipiretici, gocce sedative per la tosse, antinfiammatori e persino antibiotici. E di conseguenza una loro carenza nelle farmacie. Un problema, questo, che stanno affrontando anche in altri Stati europei: in Francia, ad esempio, è stata vietata la vendita online di paracetamolo, il medicinale maggiormente carente.
I motivi della carenza dei farmaci
Certo, il Covid 19, l’Australiana e in generale le malattie da raffreddamento di questa stagione, non sono le uniche ragioni che hanno determinato dei difetti nell’approvvigionamento, come ha evidenziato anche il Governo greco in una lettera a Bruxelles. C’entrano, ad esempio, la crisi energetica, la guerra in Ucraina, la riduzione del processo produttivo nei Paesi in cui si trovano le materie prime durante la pandemia, la maggiore richiesta di farmaci da parte della Cina, a causa dell’ondata esagerata di casi di Covid di queste settimane. Il risultato di questo mix? La rincorsa ai farmaci più utilizzati per farsene una scorta, ad esempio, con l’ansia di ritrovarsi senza in caso di necessità.
La carenza di farmaci in Italia
A rendere ancora più critica la situazione è stata la notizia relativa alla carenza in Italia di oltre tremila farmaci di ogni tipologia, compresi alcuni antitumorali. Ma non è proprio così, e per fare chiarezza è intervenuto il ministro della Salute Orazio Schillaci in Commissione Affari Sociali alla Camera. Che ha fornito una fotografia reale. Nell’ultimo bollettino, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) segnala quasi 3.200 farmaci temporaneamente carenti, ma nella realtà, sono una trentina quelli privi di una vera alternativa terapeutica.
Dal sito Aifa l’elenco aggiornato dei farmaci carenti
Per gli altri, è possibile il ricorso ai farmaci equivalenti, che in Italia non hanno al momento una grande diffusione, oppure a preparazioni galeniche, cioè preparate direttamente dal farmacista su ricetta del medico. Ora, è in previsione una revisione delle liste dei farmaci carenti, in modo che anche gli specialisti, nel prescrivere le terapie possano regolarsi di conseguenza. E per chi volesse tenere sotto controllo la situazione, è possibile una verifica diretta collegandosi al sito dell’AIFA.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.