Il percorso comincia dalla visita senologica con il proprio medico (puoi penotarla anche qui nei nostri ambulatori).
È il punto di partenza. Un colloquio dettagliato con la donna per raccogliere informazioni quali i fattori di rischio, lo stile di vita (anamnesi) e la visita del seno, permettono di mettere a punto un calendario con la cadenza dei controlli e quali strumenti utilizzare. Oggi ci sono mammografi di ultima generazione, ecografi mammari, risonanze magnetiche, che rendono possibile una personalizzazione dei controlli preventivi. Ma quali sono le tappe fondamentali?
Il calendario dei controlli
25-30 anni, la prima visita senologica
A partire dai 25 anni è il momento del primo controllo. Serve per capire se è sufficiente solo la visita senologica annuale fino a 30 anni, oppure se è necessario, ad esempio in caso di familiarità, mettere in atto controlli più serrati. In caso di precedenti in famiglia che hanno avuto tumore al seno oppure alle ovaie sotto i 40 anni, è importante informare il proprio medico per verificare l’eventualità di sottoporsi al test genetico. Aiuta a verificare se sono presenti uno o entrambi i geni BRCA. Se il test è positivo, si aprono due scenari: la sorveglianza attiva che prevede esami diagnostici ogni sei mesi, cioè ecografia, mammografia e risonanza magnetica, o la chirurgia profilattica. In quest’ultimo caso è previsto un percorso per la donna di circa sei mesi, affinché possa maturare una decisione consapevole.
30-40 anni, l’ecografia
Tra i 30 e i 40 anni è consigliabile aggiungere alla visita senologica anche l’ecografia mammaria, che permette di indagare la mammella giovane.
Dai 40 anni in su, la mammografia
Da qui i controlli cambiano e in base anche alla conformazione del seno, sono previste la mammografia da sola, oppure associata all’ecografia mammaria e alla risonanza magnetica, con cadenza stabilita dal senologo.
Dall’età dei 45 anni la mammografia è consigliata una volta all’anno.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.