L’attività fisica riduce il rischio di malattia
Uno studio pubblicato nel 2020 su British Journal of Cancer che ha coinvolto circa 170 mila donne di età diversa, ha dimostrato che con l’attività fisica il rischio di malattia è diminuito del 23% nelle donne in premenopausa e del 17% in quelle in post-menopausa. La dose? Quella stabilita dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. 30 minuti di attività fisica tutti i giorni, come camminare a passo spedito, ballare, nuotare, andare in bicicletta. Inoltre circa il 38% dei casi di tumore si potrebbero prevenire con l’associazione attività fisica e alimentazione sana, seguendo le regole del World Cancer Research Fund.
Per prevenire quali malattie è utile fare attività fisica?
Il mix movimento e dieta sana inoltre non abbassa solo il rischio oncologico, ma di tutte le patologie e in particolare di quelle cardiovascolari, dell’obesità, del diabete. Con benefici innegabili a tutti gli organi del corpo, alle articolazioni e alla sfera psichica. Insomma, l’attività fisica rappresenta un vero e proprio trattamento ma come tale, va calibrato per fasce d’età, oltre che per specifiche patologie.
Post Covid: importante riprendere il movimento
A sottolinearlo sono le raccomandazioni disponibili sul sito del Ministero della Salute adottato il tre novembre dello scorso anno con Accordo Stato-Regioni. Un testo importante, che include una riflessione su come “poter rimettere in moto” la popolazione nella fase post pandemica e su come poter costruire possibilità e opportunità di pratica dell’attività fisica tenendo conto anche degli ostacoli e delle restrizioni imposte dalla situazione emergenziale.
Le raccomandazioni del Ministero della Salute
Le fasce sono sostanzialmente tre: bambini e adolescenti, adulti, anziani e per ciascuna viene indicato il tempo da dedicare al movimento. Un occhio di riguardo al luogo di lavoro e agli spostamenti, che potrebbero diventare a loro volta un’occasione di movimento. Per dare un’idea dei tempi, gli adulti dovrebbero dedicare 150-300 minuti alla settimana all’attività fisica aerobica moderata: l’esempio classico è la marcia a passo sostenuto, senza provocare eccessivi stress all’organismo. In pratica, durante la marcia si deve riuscire a parlare senza fiatone.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.