Asparagi: dal bouquet della sposa alla tavola, tra storia e gusto

1 min lettura Salute e Benessere A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Asparagi: dal bouquet della sposa alla tavola, tra storia e gusto

Un ingrediente dalle origini storiche affascinanti, con molteplici benefici nutrizionali e un tocco di originalità in cucina. Ecco come usarlo.

Gli asparagi nel bouquet della sposa? Ci sta. Egizi e Romani li consideravano un cibo afrodisiaco e nel XVII secolo in Francia si servivano agli sposi la sera prima del matrimonio. Credenze popolari, senza un fondamento scientifico, ma vero è che gli asparagi si portano in tavola volentieri, perché rappresentano un piatto prelibato.

Un piatto prelibato: benefici e nutrienti degli asparagi

La loro stagione inizia ora e prosegue all’incirca fino a giugno. L’apporto di calorie è basso, ma contengono molti principi nutritivi, come vitamine e Sali minerali, oltre che fibre. Unico problema, stimolano la diuresi e per questo è meglio parlarne con il medico se si stanno assumendo diuretici.

Esistono diverse varietà di asparagi, che si distinguono per colore e sapore. Oltre a quelli di colore verde, i più comuni, esistono le varietà bianca, dal sapore delicato, viola, che sono dolciastri, e selvatici, più sottili e dal gusto amarognolo. Tutti, possono provocare un odore particolare alle urine nelle ore successive al pasto. La ragione? Il contenuto in alcuni composti solforati, come il metantiolo e il dimetil solfuro.

Come usarli in cucina

  • Frittata con uova ed erbe aromatiche a piacere
  • Risotto oppure pasta, con solo le punte degli asparagi e formaggio parmigiano
  • Vellutata con patate, scalogno ed erba cipollina
  • Saltati in padella con olio EVO, aglio e peperoncino
  • Al vapore, conditi con olio EVO e limone.
Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.