In tutta Europa si respira aria inquinata. La concentrazione di polveri sottili ha superato la soglia dell’80%. Il presidente del Sima, Alessandro Miani, sollecita azioni forti per proteggere l’ambiente, ma anche impegno personale. A partire dalla scelta di utilizzare mezzi pubblici e di riscoprire le passeggiate nel verde.
La Settimana verde dell’Unione europea quest’anno è iniziata il 3 giugno e si conclude domenica 11.
È l’occasione annuale per discutere di ambiente e per stimolare le persone, le istituzioni, le comunità, a intraprendere azioni nuove e forti nel futuro, per proteggere il nostro ambiente.
È un’opportunità per celebrare i progressi che abbiamo compiuto e per incoraggiare individui, comunità e organizzazioni a intraprendere azioni più forti in futuro per proteggere, preservare e ripristinare il nostro ambiente, per ora e per le generazioni future, promuovendo costantemente lo sviluppo sostenibile.
Secondo gli esperti Sima, Società Italiana medicina ambientale, circa l’81% della popolazione dell’Unione Europea respira un’aria con una concentrazione di polveri sottili superiore alle soglie di sicurezza sanitaria fissate dall’OMS già nel lontano 2005. Una situazione, questa, che riguarda anche l’Italia.
“È necessario un grande piano di azione per la mitigazione dell’inquinamento atmosferico», sottolinea Alessandro Miani, Presidente Sima. «Questo, partendo dalla Pianura Padana, che presenta delle forti criticità, espressamente evidenziate dall’ultimo rapporto sulla Qualità dell’Aria dell’Agenzia Europea per l’Ambiente”.
Le iniziative che si possono mettere in atto per ribaltare una situazione, quella dell’inquinamento, pericolosa per l’ambiente e per la salute, sono molte. Come ad esempio, applicare sulle superfici murarie e vetrate degli edifici pubblici e privati coating fotocatalitici trasparenti al biossido di titanio a base etanolo, che hanno scientificamente dimostrato capacità di ridurre gli inquinanti dell’aria in sottoprodotti innocui per la salute umana. È utile anche potenziare il verde urbano e peri-urbano con specie a bassa impronta idrica e alta capacità di filtrazione ed assorbimento.
Contrastare l’inquinamento è anche un dovere di tutti, e le azioni da mettere in pratica ci sono.
- Preferire, quando possibile, i mezzi pubblici anziché l’auto e, se non se ne può fare a meno, cercare di condividere l’automobile con altri viaggiatori. Meno auto si utilizzano, meglio è.
- Evitare le vie trafficate, se si circola a piedi, oppure in bicicletta o monopattino. Lo stesso vale per i bambini e per gli anziani. Nel loro caso, compatibilmente con gli impegni, sarebbe addirittura meglio uscire nelle ore centrali della giornata, quando il traffico è minore.
- Frequentare i parchi. Sono delle vere e proprie aree di benessere: andarci e trascorrervi del tempo, fa bene all’organismo, oltre che alla mente. Le piante infatti migliorano la qualità dell’aria grazie a diversi meccanismi: assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, traspirano il vapore acqueo attraverso i pori delle foglie, a favore di un incremento dell’umidità e filtrano i particolati dall’aria. E non solo. Nel caso di città particolarmente calde, contribuiscono al raffreddamento.
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.