In primavera fioriscono anche i sintomi delle allergie. Alcune sono più complesse per il mix di allergeni e in generale sono più lunghe per il prolungamento della stagione dei pollini. Ecco alcuni suggerimenti per convivere con le allergie e contenere i sintomi fastidiosi come starnuti, raffreddore e lacrimazione.
Gli starnuti a raffica, il naso che cola, gli occhi arrossati e che lacrimano: sono i sintomi dell’allergia. Secondo gli ultimi studi, hanno una durata maggiore rispetto un tempo, a causa di un prolungamento di 20 giorni della stagione dei pollini. Con una maggiore complessità: in 8 casi su dieci, a provocare i sintomi è una polisensibilizzazione, cioè, un mix di più allergeni. Insomma, vietato abbassare la guardia.
Ma quali sono le regole da seguire? Eccone dieci, con una raccomandazione: rivolgersi sempre allo specialista in allergologia per mettere a punto una terapia ad hoc.
Regola 1
Verificare ogni settimana il calendario dei pollini su www.pollinieallergia.net. è un aiuto per prezioso perché fornisce anche la loro concentrazione nelle diverse aree geografiche.
Regola 2
Attenzione alle allergie crociate, perché sono legate a doppio filo con le allergie ai pollini. Per esempio, chi è allergico alle graminacee può esserlo anche al cocomero, al melone, alla prugna, alla mandorla, per citare solo alcuni degli alimenti. Chi invece lo è alla betulla, può avere problemi ad esempio con la mela, la pera, il sedano, il finocchio.
Regola 3
Le allergie possono riguardare anche gli acari. Il più a rischio di “affollamento” è il letto: utilizzare coprimaterasso e copricuscino ad hoc, certificati come “dispositivo medico CE”.
Regola 4
Sempre per tenere lontani gli attacchi allergici da acari, nelle stanze da letto eliminare i tendaggi, i peluche, i tappeti, le testiere e le poltrone imbottite, i cuscini “di decorazione“.
Regola 5
È meglio rimanere in casa durante le giornate secche e ventose perché è più alta la concentrazione di pollini. Chiudere le finestre e utilizzare, quando possibile, l’aria condizionata.
Regola 6
Fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente perché i granuli pollinici spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati.
Regola 7
Evitare cuscini, poltrone, materassi imbottiti con prodotti di origine animale e vegetale come kapok, canapa, crine vegetale, paglia, lana, piuma, cotone, iuta. All’interno di questi materiali gli acari si trovano a loro agio perché hanno sia il nutrimento, sia il calore ideale per vivere e svilupparsi.
Regola 8
Per non incorrere in crisi allergiche scatenate da muffe, non passeggiare nei boschi dov’è presente una coltre di foglie secche ed evitare di spazzare dai giardini foglie cadute da molto tempo, specialmente nel periodo in cui la concentrazione di spore nell’aria è massima e cioè tra l’inizio dell’estate e la fine dell’autunno.
Regola 9
Verificare regolarmente le condizioni dei filtri dei condizionatori. Questo vale per i modelli collocati in casa e in ufficio, ma anche per quelli montati nelle automobili.
Regola 10
Se si soffre di congiuntivite allergica, prendere l’abitudine di indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi sia dalle radiazioni ultraviolette, che irriterebbero ancora di più la congiuntiva, sia dai pollini presenti nell’aria. Massima attenzione poi se si portano le lenti a contatto. È meglio preferire le monouso giornaliere e indossarle 30 minuti dopo avere instillato il collirio antistaminico.
Immagine di wayhomestudio su Freepik
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.