Preoccupati per la loro salute ma poco inclini a fare i controlli, tanto che solo uno su 4 si sottopone a visite regolarmente. È quanto emerge dalla ricerca su uomini e prevenzione urologica, promossa da LILT Milano, condotta da Swg e presentata alla conferenza inaugurale della Campagna MoveMen, il 14 novembre, in occasione del mese dedicato alla prevenzione al maschile.
Sono stati intervistati più di 1000 soggetti provenienti da tutta Italia e con un’età compresa fra i 30 e i 65 anni. I risultati non sono incoraggianti. In genere c’è poca attenzione verso la propria salute e scarsa abitudine a fare gli esami. Tra i principali motivi, la mancanza di sollecitazione da parte del medico curante e l’assenza di sintomi particolari. C’è inoltre una conoscenza molto superficiale della prostata, solo il 28% di chi ha risposto conosce le sue funzioni e meno del 50% sa riconoscere i segnali che potrebbero indicare una neoplasia. Solo un’esigua minoranza (il 7%) ha idea di quanti siano ogni anno i casi di tumore alla prostata diagnosticati in Italia e comunque il 39% sottostima il fenomeno.
Eppure più della metà (il 53%) dichiara di aver paura di questa neoplasia, più che di quello ai polmoni (51%). Nonostante le esitazioni a ricorrere allo specialista e una scarsa conoscenza del problema, è molto elevata la consapevolezza che i controlli urologici sono la principale via per una prevenzione efficace. Non solo, gli uomini italiani recepiscono positivamente gli stimoli verso una maggiore attenzione alla prevenzione, ecco perché è importante rafforzare le campagne di sensibilizzazione in tal senso.
MoveMen è la Campagna di LILT Milano che, in occasione del mese dedicato alla prevenzione al maschile, propone eventi di sensibilizzazione e offre la possibilità di effettuare visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione.
Novembre 2019