Il 31 maggio è la giornata mondiale senza tabacco, ricorrenza molto cara alla nostra associazione che da sempre si batte per modificare e ridurre i comportamenti a rischio della popolazione. Lo scorso 24 maggio, a Napoli, abbiamo riunito i presidenti di oltre 100 LILT e abbiamo consegnato il premio per l’azienda più virtuosa nell’attuazione di politiche anti-fumo.
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, abbiamo i riflettori sui nuovi dispositivi elettronici che dilagano tra i giovanissimi. Obiettivo: creare consapevolezza sui liquidi inalati e sulle conseguenze per la salute. Quest’anno abbiamo riunito i presidenti delle associazioni provinciali italiane a Napoli. 106 realtà che ogni giorno promuovono la salute in modo capillare sul territorio e che sono in prima linea contro il tabagismo.
“Proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco”, il tema della ricorrenza lanciato quest’anno dalla World Health Organization, ha ispirato un evento di approfondimento con pneumologi, epidemiologi ed esperti di tabagismo sui nuovi dispositivi di fumo che dilagano. Ma anche una campagna di sensibilizzazione tutta digitale sui rischi correlati allo svapare, che usa linguaggio e canali degli adolescenti.
La conferenza stampa di lancio della campagna si è aperta con i saluti istituzionali di Maria Rosa Campitiello, Capo Segreteria tecnica Ministro della Salute, di Francesco Schittulli, Presidente LILT Nazionale, di Adolfo D’Errico Gallipoli, Presidente LILT Napoli, e di Marco Alloisio, Presidente LILT Milano.
A dieci anni si accende la prima sigaretta
I giovanissimi sono ancora più vulnerabili degli adulti di fronte a un dispositivo colorato e profumato, erroneamente considerato innocuo e talvolta regalato dagli stessi famigliari. Anche se le leggi in vigore vietano ai minorenni l’acquisto di dispositivi di fumo, i dati dicono che già all’età di 10 anni si accende la prima sigaretta o, ancora più spesso, si inizia a svapare.
Nel mondo gli adolescenti utilizzano le sigarette elettroniche a tassi più elevati rispetto agli adulti. Si stima che 37 milioni di giovani di età compresa tra 13 e 15 anni fumino tabacco (dati World Health Organization).
Tra gli 11 e i 13 anni, il 57,9% degli adolescenti fumatori scelgono la sigaretta elettronica. Tra i 14 e i 17 anni, il 38,7% sceglie un fumo misto con preferenza per la sigaretta tradizionale. Oltre i 15 anni, il 74,3% dei fumatori sceglie le sigarette tradizionali (fonte: Rapporto nazionale sul Tabagismo – Istituto Superiore di Sanità). Un trend che contraddice in pieno l’innocuità della sigaretta elettronica.
Come ha spiegato Luciano Ruggia, Direttore associazione Svizzera per la prevenzione del tabagismo: “In un laboratorio di Losanna abbiamo fatto analizzare 16 sigarette elettroniche usa e getta fra quelle più presenti sul mercato. I risultati delle nostre analisi indicano la presenza di più di 100 sostanze chimiche differenti, numerosi metalli pesanti come nickel, ferro, zinco, antimonio. Metalli che non si trovano solo nell‘aerosol generato, ma già nei liquidi. Sono prodotti estremamente eterogenei: ad esempio alcuni prodotti contengono quantità di certi metalli pesanti più di 100 volte superiori ad altri prodotti“.
Purtroppo, sempre secondo Ruggia, “mancano regolamentazioni efficaci contro questi dispositivi. Diversi paesi europei intendono vietare completamente le usa e getta: il Belgio lo ha già deciso ed il divieto entrerà in vigore il primo gennaio prossimo. E altri paesi si dirigono in questa direzione: Francia, Irlanda, Regno Unito, Paesi Bassi. A livello dell’Unione Europea una discussione è in corso. Ci vorrà più tempo, ma è da aspettarsi un divieto completo fra qualche anno”.
Cosa dice la direttiva europea di dieci anni fa
La direttiva europea del 2014 impone che le sigarette elettroniche a sistema chiuso contengano al massimo 20 mg di nicotina per ml di liquido (dose già pesante), e che il volume di liquido non debba superare i 2 millilitri, il che permette di generare circa 600 tiri. Questi prodotti possono essere importati senza controlli e si possono acquistare su Internet con una capacità fino a 10.000 tiri e serbatoi da 10 o 15 ml.
Anche a livello ambientale la usa e getta sono una catastrofe. Contengono una combinazione di plastica, metalli e batterie al litio, che complicano il loro riciclaggio. Questi materiali richiedono processi specializzati per essere separati e riciclati correttamente. I residui tossici che si trovano nelle sigarette elettroniche, come la nicotina e altri prodotti chimici, possono sfuggire ai circuiti di smaltimento tradizionali, contaminando il suolo e le acque. Questa contaminazione rappresenta un rischio significativo per la salute ambientale e pubblica.
L’Azienda che ha vinto il premio contro il fumo
Da diversi anni abbiamo 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 “𝗔𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝗺𝗼” dedicato alle compagnie che si distinguono per politiche anti-fumo nei luoghi di lavoro. Verso la fine dell’evento, il presidente Marco Alloisio e il Presidente di LILT nazionale Francesco Schittulli, hanno consegnato il premio a SEA Milan Airports per avere promosso iniziative di sensibilizzazione contro il fumo e percorsi di disassuefazione per i dipendenti.
“𝑃𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑐𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐶𝑜𝑛 𝐿𝐼𝐿𝑇 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑤𝑒𝑏𝑖𝑛𝑎𝑟 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑎𝑠𝑠𝑢𝑒𝑓𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑖, 𝑐𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑐’𝑒̀ 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜”, ha detto Giorgia Manfrin, Responsabile Welfare che insieme a Maurizio Baruffi, Responsabile Relazioni Istituzionali hanno ritirato il premio per Sea Milan Airports.