Il nostro programma Salute Senza Frontiere per le comunità straniere fa scuola ed ottiene un ulteriore riconoscimento della sua efficacia sulla prestigiosa rivista interdisciplinare International Journal of Environmental Research and Public Health.
La pubblicazione internazionale affronta temi di ricerca ambientale e salute pubblica e ha preso in considerazione il progetto LILT Salute Senza Frontiere, che punta ad attivare azioni per l’equità e l’inclusione nell’ambito della salute e promuove nelle comunità straniere la prevenzione oncologica, gli stili di vita salutari e la diagnosi precoce.
Un approccio fatto su misura
L’obiettivo del lavoro pubblicato dalla rivista accademica è stato quello di evidenziare quali caratteristiche debbano avere programmi di promozione della salute in contesti multiculturali, utilizzando proprio come caso studio il progetto “Salute Senza Frontiere”. La metodologia scientifica utilizzata comprende interviste, focus group e analisi documentale. Dallo studio emergono quattro valori fondamentali e interconnessi: empowerment, peer education, integrazione sociale e personalizzazione. Si tratta di aspetti che si riflettono in 10 ambiti operativi e guidano le strategie d’azione di LILT. Lo studio mette in evidenza il nostro approccio “tailor made”, che consente di adattare le iniziative alle caratteristiche culturali delle popolazioni target.
I valori del modello LILT
Andare incontro alle persone; non imporre il proprio punto di vista ma accogliere le specifiche esigenze che si presentano; collaborare con esperti in diversi ambiti per fornire informazioni eterogenee; formare chi può svolgere il ruolo di ambasciatore del messaggio di LILT tra le persone delle diverse comunità di appartenenza: sono i pilastri principali di Salute Senza Frontiere, il cui valore, già riconosciuto in diversi contesti, viene ora avvallato anche a livello internazionale, guardando alla progettazione di iniziative flessibili che si adattano alle culture delle comunità coinvolte nelle attività.
Ciò che viene riconosciuto come efficace è il modello su misura applicato, validato grazie alla collaborazione con Ismu e EngageMindsHub dell’Università Cattolica di Milano e attuato attraverso la figura degli Ambasciatori della Salute, che ci aiutano ad intercettare i bisogni delle loro comunità e a pianificare con noi azioni concrete di intervento che migliorano la qualità della salute di tutti.
Salute Senza Frontiere è un progetto giunto alla quarta annualità. La prima edizione è stata finanziata da LILT Nazionale con il programma del 5 per mille; la seconda e la terza edizione sono stata realizzate grazie al parziale finanziamento dei Community Award Program 2019, 2021 e 2022, promossi da Gilead Science.