Si chiama EU Navigate il primo progetto di LILT finanziato dall’Unione Europea. Assistenza e volontariato insieme, per dare assistenza agli anziani malati di tumore, perché possano continuare a vivere a casa in modo indipendente e il più a lungo possibile.
Siamo orgogliosi di essere capofila come LILT di un coordinamento che mira a sviluppare in 6 Paesi europei un modello di assistenza, già testato in Canada, per i pazienti oncologici anziani e le loro famiglie. L’obiettivo è fornire un’assistenza domiciliare competente e gratuita per migliorare la qualità della vita dei malati di tumore over 70 anni e delle loro famiglie, contribuendo ai bisogni quotidiani e facilitando l’accesso alle cure e ai servizi.
Un supporto importante che offriamo da sempre nell’ambito dei diversi servizi di assistenza domiciliare ai malati: i nostri operatori e volontari si occupano di dare un sostegno pratico ma anche di dedicare momenti di ascolto e compagnia a chi è malato. In questo nuovo progetto si uniscono ricerca, assistenza e volontariato per le persone anziane malate.
Cosa offriamo: aiuto domiciliare agli anziani malati di tumore
La terza età è quella più colpita dal tumore ed è anche la più fragile. I pazienti oncologici over 75 sono 750.000. Ricevere un aiuto direttamente in casa, circondanti dal proprio ambiente e dalle proprie abitudini, è un sostegno importante, anche dal punto di vista emotivo. Per rispondere a queste necessità, LILT guiderà per l’Italia la sperimentazione triennale del progetto EU-Navigate, grazie al sostegno della Commissione europea nell’ambito di un bando Horizon, insieme a Belgio, Irlanda, Italia, Olanda, Polonia, e Portogallo.
Come: assistenza, volontariato e ricerca
Il progetti su basa sul modello canadese NavCARE, un programma di volontariato sperimentato con successo in Canada negli ultimi 14 anni. Il modello NavCARE funziona perchè lavora su tre dimensioni:
- La prima riguarda l’assistenza, mirata sul paziente anziano in fase avanzata della malattia, ma non ospedalizzato. LILT e l’Istituto Tumori di Milano, affiliato al progetto, individueranno 97 beneficiari.
- La seconda dimensione è quella del volontariato: l’assistenza domiciliare sarà garantita da una squadra di “navigatori”, i volontari Virgilio, che hanno l’opportunità di fare un’esperienza di servizio umanamente gratificante, ricevendo una formazione di respiro internazionale.
- La terza dimensione è la ricerca.
Chi: i volontari Virgilio
EU-Navigate si propone di misurare l’impatto del progetto sulla qualità della vita e sul benessere del paziente in relazione alla salute, per studiare la fattibilità della sua integrazione in diversi sistemi sanitari e regimi di assistenza in Europa. Lo farà grazie ai volontari “Virgilio” che produrranno raccomandazioni sul modello di assistenza. Davide Ferraris, psicologo LILT, è il coordinatore specializzato in psiconcologia del progetto.
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