«Vorrei raccontare, nella speranza che sia di beneficio per altri, qualcosa che non ho mai raccontato». La sua diagnosi di tumore è di 25 anni fa, ma Beppe Sala – sindaco di Milano – parla della sua malattia guardandola sempre al presente. Non può che essere così. L’esperienza oncologica porta sempre al “qui ed ora”. E anche lasciarsi andare con generosità al racconto di qualcosa di estremamente personale – sino a oggi in parte sottaciuto – può essere la realizzazione di un desiderio: mostrare che bisogna sempre pensare di farcela.
La sesta puntata del podcast
Nel sesto episodio della serie podcast “Tre Desideri“ con Chora Media, dedicata a chi ha vissuto l’esperienza di tumore e la remissione della malattia, Sala racconta tutto questo: i controlli periodici e le recidive – rivelate per la prima volta – ma anche i cambiamenti che il tumore ha generato nella vita, nei pensieri e nei desideri, e segnano il passo nella sua quotidianità da quando a 39 anni ebbe la diagnosi.
Quella vita nuova iniziata proprio nel periodo più difficile, oggi rappresenta Sala più del tempo precedente il tumore. «Ho provato il senso della vera impotenza, ma il fatto di non dover per forza dimostrare di essere il più forte, mi tiene oggi con i piedi per terra». racconta nell’episodio. Un senso di maggiore libertà che lo accompagna anche nella narrazione intima del podcast, con il racconto della malattia e di ciò che ne è conseguito.
La rivelazione delle recidive
Guardarsi dentro e i piccoli desideri
Il suo percorso di sofferenza si mescola con la conoscenza di sé e la decisione di farsi affiancare da uno psicologo, di guardarsi dentro e osservarsi da fuori. Il primo caffè dopo molti mesi o la prima fetta di salame con il pane sono i suoi piccoli desideri realizzati quando il tumore glielo ha permesso. E il ricordo di quei sapori è un po’ l’imprinting del nuovo Sala. “Ho imparato è a fregarmene un po’ del giudizio degli altri. Prima ne ero condizionato, adesso sono molto più libero”. Libertà, è una parola che ricorre spesso nel racconto dei protagonisti di “Tre Desideri”.
Il racconto per il World Cancer Day
L’attuale sindaco di Milano ha scelto di raccontarsi nella puntata legata al World Cancer Day 2024. “Tornavo da una vacanza dove avevo fatto immersioni e avevo il classico tappo all’orecchio. Non passava. Poi è apparso un linfonodo alla schiena”. Alla scoperta del linfoma non Hodgkin, Sala era già un manager di altissimo livello. Solo cinque anni prima suo padre era morto con la stessa malattia. Alla notizia del tumore, Sala si rinchiude in se stesso. Poi la reazione, con la ricerca dei medici di cui fidarsi senza riserve e con il desiderio, esplicitato a tutti in modo chiaro, di continuare per quanto possibile la vita di prima e non essere guardato come un malato.
Un nuovo inizio
Solo la sua figura riflessa nello specchio dell’ascensore di casa e gli sguardi posati su di lui gli restituiscono l’immagine della malattia. Per il resto lui la combatte, con tutte le forze. Il percorso di sofferenza si mescola con la conoscenza di sé e la decisione di farsi affiancare da uno psicologo, di guardarsi dentro e osservarsi da fuori.
Un medico disse a Sala che la sua vita non sarebbe mai più stata la stessa. Aveva ragione. Quando il manager fa un passo indietro per lasciare spazio alla paura, a sentimenti nuovi, a un percorso di conoscenza profonda, ne inizia un’altra. “Non ho più rifatto immersioni. Non per paura. Mi sembrava una parte della vita del passato”.
L’episodio del podcast Tre Desideri con il sindaco Beppe Sala è stato realizzato grazie al sostegno di Intesi Group, Certification Authority fornitore di Firme Elettroniche, Identità Digitali e Posta Certificata.