Agenti 00Sigarette si conclude con una grande festa a Milano

6 min lettura News A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Agenti 00Sigarette si conclude con una grande festa a Milano

Erano 18 le classi quarte delle scuole primarie che hanno riempito l’Auditorium San Fedele di Milano nella mattinata del 30 maggio. Proprio qui insegnanti, dirigenti scolastici e genitori hanno condiviso con i bambini un momento di festa, ma anche di riflessione per dire “no” al tabacco.

Ogni anno conta la partecipazione di tantissimi bambini. 12.680 solamente in questa edizione. Agenti 00Sigarette è un programma nato nel 2014, il cui obiettivo è  quello di promuovere uno stile di vita consapevole e salutare senza il fumo. E’ rivolto a insegnanti, studenti delle scuole d’infanzia e primarie e alle loro famiglie.

Le classi che decidono di partecipare al progetto, possono anche scegliere di produrre un elaborato che potrà essere premiato durante la festa finale, un momento non solo dedicato alla premiazione delle classi vincitrici, ma anche di unione e grande condivisione.

Chi era presente quest’anno

In questa edizione hanno inviato un elaborato 31 scuole di cui 15 sono state premiate: in totale 470 bambini e 24 classi. A visionare i loro progetti è stata una commissione LILT e una giuria speciale di tre persone, composta da Mirco Pagano di TBWA, da Patrizia Fusi, ex docente e dalla giornalista Cristina Carpinelli.

I comuni da cui provenivano le scuole sono quelli di Barlassina, Cinisello Balsamo, Desio, Magenta, Milano, Monza, Paderno Dugnano, Pozzuolo Martesana, Senago, Seveso, Verano Brianza e Vimodrone. I docenti coinvolti sono stati 70, di cui 50 presenti alla festa, tenutasi il 30 maggio a Milano, presso l’auditorium San Fedele. 

Tra i presenti anche il nostro presidente, Marco Alloisio, la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, ma anche Valentina Verratti, Patrizia Beretta e Giuseppa Massimino, le tre rappresentati dell’azienda che ha sostenuto la Campagna Agenti 00Sigarette, Datwyler di Pregnana Milanese a cui la nostra direttrice, Luisa Bruzzolo ha consegnato un attestato come segno del nostro ringraziamento.

Nella vita bisogna fare tante esperienze ma non tutte fanno crescere. Il fumo è tra queste

Un alunno della scuola Gianna Molla Beretta di Pontenuovo

I lavori premiati

Ad essere premiati i lavori delle classi: 4° B, Scuola Feraboli Milano; 4° B, Scuola Battisti Vimodrone;  4° A di Senago;  4° F, scuola Buonarroti di Monza; 4° B, Scuola Tolstoj a Desio;  4° U, scuola Gianna Beretta Molla Magenta. 

I premi speciali sono andati alla classe 4° B dell’istituto Rodari via Bottelli, a Milano; alla 4° A del Tolstoj di Desio; alla Scuola Rotta dei Bosconauti ; al Centro educativo La chiave d’oro di Busto Arsizio e alle classi 4 A – 4° B – 4° C – 4°D della Scuola Toti, a Seveso.

Il premio giuria è andato alle classi 4° A, 4° B, 4° C e 4° D di Paderno Dugnano per la  canzone “Io la finisco”.

Parola agli alunni

Hanno cantato, ballato, riso e si sono emozionati. I piccoli Agenti 00Sigarette hanno voluto chiacchierare anche un po’ con noi, raccontandoci la loro esperienza.

Uno studente della scuola Gianna Molla Beretta di Pontenuovo a Magenta ha detto che “partecipare al progetto è stato bellissimo. Chi fuma fa una scelta sbagliata e io non voglio avvicinarmi al fumo. Secondo me una persona può anche decidere di provare a fumare, come tante altre esperienze della vita. Ma non tutte, come il fumo, fanno crescere. Bisogna fare esperienze e alcune non sono giuste“.

I rischi a cui va incontro un fumatore sono condivisi dai giovanissimi: “Le persone che fumano stanno male e rischiano di andare in ospedale e morire”, dice un’altra alunna che sottolinea come partecipare al progetto sia stato “divertente, ma anche molto impegnativo. Ci crediamo davvero“.

Per le insegnanti si tratta di un progetto inclusivo, educativo e divertente

Per le insegnanti Vittoria Lidonnici e Maria Luisa Scalia, che accompagnano la 4B dell’istituto complessivo Abbado di Vimodrone, si tratta della prima volta. “Sono stati proprio i ragazzi a voler organizzare delle attività per partecipare“, ci dicono. “Il progetto è stato stato anche uno spunto per poterne parlare a casa, specie con i genitori o parenti che fumano”.

Anche altre insegnanti sono dello stesso avviso e pensano che l’iniziativa debba essere abbracciata da sempre più scuole. Anna Pugliano e Angela Iorio, maestre della classe 4A del plesso Tolstoj di Desio spiegano brevemente come è stato per loro il progetto Agenti 00Sigarette e lo consigliano alle scuole che ancora non ne hanno preso parte: “Il progetto si è svolto partendo dalla visione di alcuni video ricevuti dalla Lilt che hanno provocato grande discussione in classe. Poi c’è stato un incontro di allenamento con l’agente speciale Stefania e successivamente abbiamo chiesto il distintivo per tutti i bambini che si sono attivati anche per missioni individuali, ad esempio dire alla mamma di fumare qualche sigaretta in meno. In ultimo abbiamo deciso di fare una missione speciale come gruppo classe e abbiamo preparato un elaborato”.

In particolare, la classe delle due insegnanti ha preparato “una breve canzone che si chiude con delle frasi slogan scritte con le parole, ma anche con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa perché nella classe c’è un bambino che utilizza questa comunicazione per leggere. Quindi è un progetto anche inclusivo, per tutti gli alunni“.

I genitori in prima linea: “I nostri figli più consapevoli dei rischi futuri”

Ad accompagnare i bambini erano presenti anche molti genitori. Due mamme ci hanno detto che le loro figlie si sono divertite moltissimo e che pensano “che il progetto sia utile perché al giorno d’oggi già in prima media i ragazzini fumano. Non siamo preoccupate che le nostre figlie si possano avvicinare al fumo, anche se avranno sicuramente un contatto con il mondo del tabacco. L’importante è che siano già ora consapevoli di quello che è e che facciano scelte ponderate”.

Una scelta difficile per la commissione

“Quest’anno scegliere i vincitori è stato arduo”, ci aveva detto in una precedente intervista Patrizia Fusi, membro della commissione e docente in pensione. “I ragazzi delle classi quarte si sono impegnati nella riuscita dei video, utilizzando diversi approcci teatrali: hanno recitato, cantato, ballato, mostrando anche di divertirsi. Dopo aver rivisto i video più volte, ne ho scelto uno nel quale i ragazzi, sulla musica di una canzone, si impegnavano contro chi usava le sigarette cantando e ballando. È un video simpatico, non particolarmente lungo, ma d’effetto”. 

L’importanza di coinvolgere i giovanissimi

Nella scuola il numero di alunni che si avvicina al fumo di sigaretta diventa ogni anno maggiore, con un incremento, nel tempo, delle patologie correlate al fumo e dei problemi legati alla cattiva alimentazione o alla sedentarietà e di quelli tipici delle varie fasi dello sviluppo psico-fisico.

Secondo i dati raccolti durante la quarta edizione della sorveglianza Global Youth Tobacco Survey (Gyts), in Italia, uno studente di 13-15 anni su quattro ha usato almeno una volta nell’ultimo mese un prodotto tra sigarette, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato (HTP) e quasi uno su tre ha fumato una sigaretta ‘tradizionale’ almeno una volta nella vita. L’indagine ha registrato anche una ancora non sufficiente adesione al divieto di fumo nelle scuole, una forte esposizione dei ragazzi al fumo passivo, a casa o in auto, e una grande accessibilità a tutti i prodotti nonostante i divieti.

Redazione LILT