L’esperto risponde: Giuseppe Procopio parla di prevenzione dei tumori maschili

3 min lettura L'esperto risponde A cura di Martina Morandi Ultimo aggiornamento:
L’esperto risponde: Giuseppe Procopio parla di prevenzione dei tumori maschili

Dalla paura che spesso frena gli uomini nel sottoporsi ai controlli di prevenzione, ai segnali d’allarme da non ignorare, fino ai progressi nelle cure, Giuseppe Procopio, oncologo e direttore del Programma prostata dell’Istituto Tumori Milano, approfondisce ciò che c’è da sapere su diagnosi precoce e sui sintomi per i tumori alla prostata e al testicolo. 

Il quarto appuntamento di Salotto Salute, evento promosso da LILT insieme alla pasticceria Cova di Milano, in occasione del mese blu dedicato alla prevenzione dei tumori maschili, ha visto come protagonista il dottor Giuseppe Procopio, oncologo e direttore del Programma prostata Istituto Tumori Milano. Abbiamo chiesto al dottore perché gli uomini sono meno inclini a fare prevenzione e quali sono i segnali d’allarme da non sottovalutare del tumore alla prostata e al testicolo.  

Dottor Procopio, perché gli uomini sono più timorosi nel sottoporsi ai controlli di prevenzione? 

Sicuramente c’è la componente della paura, ma questa non ci deve frenare perché tutto quello che viene scoperto in fase embrionale può essere efficacemente curato. Se aspettiamo perché abbiamo paura, rischiamo di arrivare troppo tardi. È importante conoscere il proprio corpo, prestare attenzione a quelli che sono i segnali che ci manda e approfondire laddove serve. L’uomo, per vari motivi, spesso tende a esitare nel fare certi tipi di esami diagnostici, ma dobbiamo, anche noi, fare uno scatto in avanti, perché la prevenzione secondaria, oltre sicuramente a quella primaria, può fare la differenza.  

Quali sono i sintomi del tumore alla prostata?  

Il tumore alla prostata è una malattia che non colpisce primariamente le persone in età puberale e giovanile, ma ha un’incidenza più elevata con l’avanzare dell’età; questo però non significa che fin da giovani non bisogna fare prevenzione, anzi è importante, così come è fondamentale prestare attenzione ai segnali che ci manda il nostro corpo.  

Tra i sintomi legati al tumore alla prostata vi sono la difficoltà a urinare accompagnata da uno stimolo frequente specialmente di notte. Questo è dovuto al fatto che la prostata si è un po’ ingrossata e comprime le vie urinarie, non consentendo un adeguato flusso. In presenza di questi sintomi, non bisogna allarmarsi e pensare subito a un tumore, ma approfondire con esami specifici è sicuramente molto importante.  

E per il tumore al testicolo?  

Completamente diverso è il discorso per il tumore al testicolo, che compare primariamente nei giovani. Ecco l’importanza dell’autopalpazione che deve essere fatta fin dalla giovane età. Si manifesta con un aumento di volume e gonfiore, che può essere accompagnato da dolore a livello del testicolo. Con l’autopalpazione è possibile identificare questi cambiamenti.  

Sempre parlando di tumore al testicolo, i trattamenti oncologici possono danneggiare la fertilità? 

Il tumore al testicolo comporta, nella quasi totalità dei casi, la necessità di un intervento chirurgico; a volte bisogna fare anche la chemioterapia o la radioterapia, ragion per cui quando si ha una diagnosi di tumore al testicolo, raccomandiamo alle persone giovani di fare la preservazione del seme prima di procedere con i trattamenti.  

I casi di tumore alla prostata e al testicolo sono in aumento? 

Purtroppo, sì; come è aumentata in generale l’incidenza di malattia oncologica in Italia, che è superiore a mille casi al giorno. Di positivo c’è che le terapie oncologie hanno fatto grandi progressi e quindi la quota di persone che hanno avuto un tumore o che convivono con un tumore, hanno un indice di curabilità e di guarigione molto elevato. La cosiddetta lunga vita o guarigione è superiore al 90 percento per il tumore alla prostata e al 95 percento per il tumore al testicolo. Rimane quella piccola quota che oggi non guarisce e questa è la sfida che dobbiamo vincere. 

Martina Morandi

Biologa, divulgatrice scientifica. Si occupa principalmente di temi legati alla salute e alla medicina, con l'obiettivo di renderli comprensibili e accessibili al grande pubblico.