La spesa intelligente

5 min lettura A cura di MazzMedia Srl Ultimo aggiornamento:
La spesa intelligente

In queste settimane le nostre abitudini sono cambiate; abbiamo dovuto adattare il nostro organismo e, soprattutto, la nostra mente a nuovi ritmi e orari, decidendo come occupare il maggior tempo in casa che ci ritroviamo a dover gestire.

Anche tutti i nostri pasti hanno subito una modifica: da settimane li consumiamo a casa, non più al bar, al ristorante o nelle mense di lavoro; ciò, inevitabilmente, incide sulla nostra dispensa e di conseguenza, sulla nostra spesa.

Nel rispetto delle ordinanze dobbiamo cercare di uscire il meno possibile e solo per necessità e fare la spesa (nella misura di una volta alla settimana, come consigliatoci), rientra fra queste. Non sempre è possibile avere la consegna a casa, ed è quindi necessario affrontare lunghe code prima di riuscire a raggiungere il tanto agognato ingresso all’interno del supermercato.

Una volta dentro, però, può essere molto difficile reperire tutto ciò che serve: possiamo sentirci spaesati, soprattutto se non è il negozio dove facciamo acquisti abitualmente e, a tutto questo, si aggiunge anche l’ansia di voler lasciare il prima possibile il supermercato o il negozio.

In questo periodo saper fare la spesa in maniera efficiente è diventato di fondamentale importanza, non soltanto per ottimizzare le nostre risorse economiche, ma anche e soprattutto per poter gestire il nostro fabbisogno calorico, indubbiamente calato rispetto ai nostri abituali ritmi di vita lavorativa. 

Per capire come è possibile organizzare una vera spesa intelligente abbiamo chiesto aiuto al nostro esperto, il Dott. Davide Romeo che collabora attivamente ormai da diversi anni in qualità di Nutrizionista LILT.

Consigli per la spesa intelligente

  • Espandi i tuoi orizzonti culinari

    Cerca frutta e verdura di colori differenti: a ogni colore è associata una proprietà nutrizionale.

  • Informati sulle conseguenze del consumo di cibo spazzatura

    Normalmente conoscere cosa è buono e cosa non lo è aiuta a fare scelte alimentari consapevoli; in questo momento abbiamo del tempo per farlo e ci può anche aiutare a distogliere l’attenzione dal mangiare compulsivamente qualsiasi cosa ci capiti sotto mano.

  • Smetti di acquistare cibi spazzatura ed evita le zone di esposizione di questa categoria

    La prossima volta che vai al supermercato, evita di mettere quel pacchetto di patatine nel carrello e acquista, invece, prodotti sani come la frutta o gli ortaggi. Oppure se desideri realmente le patatine, taglia le patate sottili e mettile in forno ad alta temperatura, saranno più sane di quelle pronte.

  • Pianifica in anticipo i tuoi pasti e fai una lista della spesa

    In questo modo potrai creare una lista della spesa da seguire e comprerai solo quello che ti serve. Senza una traccia

    rischi di perderti e acquistare qualsiasi cosa che capiti sotto mano.

  • Non andare affamato

    Più hai fame, più sei attratto da qualsiasi cosa. Sicuramente ti è capitato di andare a fare la spesa verso l’ora di pranzo/cena e di aver portato a casa dei prodotti che non consumi abitualmente, spesso capita di agire così per via dell’euforia del nostro cervello.

  • Non comprare gli alimenti all’altezza degli occhi

    È una delle più utilizzate e studiate tecniche di marketing/merchandising. Un esempio  sono i dolci, spesso posizionati più in basso per attrarre i più piccoli, o alle casse dove sostiamo per più tempo.

Leggere le etichette alimentari

Sapere rapidamente come leggere le etichette alimentari aiuta a fare scelte salutari. È importante che le etichette siano chiare, leggibili e indelebili in quanto non devono trarre in inganno il consumatore finale e che diano informazioni:

  • Nutrizionali: ossia la quantità di alcuni nutrienti (esempio: senza zuccheri aggiunti, senza conservanti o coloranti, regolamentato dal REG CE 1924/2006).
  • Salutistiche: che diano informazioni sugli effetti di alcuni ingredienti sulla salute che siano però scientificamente provati (REG CE 432/12)

L’ordine degli ingredienti non è casuale, il regolamento impone che siano scritti da quello presente in maggior quantità a quello in minor quantità. Meglio preferire etichette che non riportino gli zuccheri ai primi posti e non abusarne nelle quantità. Il consumo eccessivo di zuccheri è spesso  associato a malattie cronico degenerative, diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione e obesità.

Ecco a cosa fare attenzione nella lettura delle etichette:

  • Guarda la tabella nutrizionale

Per legge deve contenere le calorie espresse in kilocal o in kilo jule per 100 gr di prodotto, deve contare la quantità di grassi totali e grassi saturi (saturi sono quelli che a temperatura ambiente si presentano allo stato solido e che ha maggiore affinità con la predisposizione delle patologie cardiovascolari, poiché irrigidiscono le arterie; la cosa migliore è che siano bassi nelle etichette, meglio scegliere i prodotti di origine vegetale ne contengono veramente pochi), lo zucchero, le proteine e il sale.

A proposito del sale: è consigliabile evitare quegli alimenti che contengono più di 1,2 grammi di sale per 100 grammi di prodotto. La dose raccomandata giornaliera di sale deve essere complessivamente inferiore a 5 grammi (circa un cucchiaino). Per evitare di assumere dosi eccessive di sale è meglio salare sempre meno gli alimenti per abituare il proprio palato, e utilizzare prodotti freschi, quelli confezionati hanno un contenuto di sale superiore rispetto a quelli freschi. Ad esempio i legumi in scatola ne contengono molto di più rispetto ai legumi freschi, se non puoi utilizzare quelli freschi perché lunghi da preparare, lava bene con acqua corrente quelli in scatola, allontanerai molto sale.

  • Fai attenzione alla scritta LIGHT

Un prodotto è “Light” se il suo valore energetico è ridotto di almeno il 30% rispetto al totale delle calorie. Attenzione però, se le calorie di partenza sono alte allora probabilmente il prodotto acquistato non è salutare come si pensa. Bisogna fare attenzione anche alle diverse diciture che troviamo in etichetta. Basso contenuto calorico significa che il prodotto contiene non di più di 40kcal/100 gr per i solidi o più di 20 kcal/100gr per i liquidi. Ma attenzione alle quantità, spesso assumiamo bevande gassate in quantità senza renderci conto del reale numero di calorie che stiamo introducendo nel nostro organismo. Dietro alla dicitura senza calorie spesso c’è l’utilizzo dei dolcificanti a sostituzione dello zucchero, il più utilizzato è l’aspartame, che ha un forte potere dolcificante e un basso contenuto calorico, ma ancora non è chiaro se sia, o meno, un elemento pericoloso per il nostro organismo.

Aprile 2020

MazzMedia Srl