Osserva la forma del neo: un neo maligno tende ad essere asimmetrico. Se si immagina di dividere il neo con una linea che passa dal centro le due metà appaiono differenti fra loro.
Prevenire è: proteggersi dal sole
Un’esposizione graduale e consapevole alle radiazioni solari aiuta ad allontanare il rischio di sviluppare un tumore della cute o un melanoma.
Non solo crema solare, sono tante le accortezze da seguire per proteggere la pelle. Di fondamentale importanza anche tenere sotto controllo i nei.
La pelle, o cute, è l’organo più esteso del nostro corpo. È composta da tre strati: epidermide, il più superficiale, derma, intermedio, e ipoderma o strato sottocutaneo, il più profondo. Svolge funzioni preziose per il nostro organismo. Protegge dagli agenti esterni, regola la temperatura corporea e favorisce la depurazione dalle tossine attraverso il sudore.
Anche la cute può essere soggetta allo sviluppo tumori, il principale fattore di rischio è l’esposizione intensa e senza protezioni ai raggi solari.
Le creme solari forniscono protezione nei confronti dei raggi UVB e UVA, che compongono la radiazione solare. Tutti ne devono fare uso, chi ha la pelle chiara e tende a scottarsi facilmente necessita di particolare attenzione quando si espone alla luce solare. Sono da utilizzare ogni volta che esponiamo la nostra pelle al sole. È importante scegliere creme solari che abbiano un fattore di protezione (SPF) di almeno +30, vanno applicate ogni ora e mezza o ogni due ore. Da rimettere sempre dopo aver fatto il bagno, dopo aver fatto attività fisica o lavorato all’aperto. È importante conservare le creme correttamente, rispettando le date di scadenza.
L’esposizione graduale al sole è di fondamentale importanza. È meglio limitare il più possibile l’esposizione nelle ore più calde della giornata, mediamente tra le 10 e le 15, cercando di stare all’ombra.
Attenzione anche a cosa indossi, scegli dei vestiti protettivi, come i cappelli per proteggere gli occhi, le orecchie e il collo o gli occhiali da sole per proteggere gli occhi. Si possono anche utilizzare abiti aderenti e coprenti che offrono ulteriore protezione.
È importante conoscere la nostra pelle per poterla proteggere al meglio. Il fototipo ne descrive le caratteristiche in relazione all’esposizione alla luce solare. Possiamo distinguere 6 fototipi diversi.
Vanno dai più chiari (l’I e il II) che definiscono le persone con pelle chiara, capelli chiari, biondi o rossi, con le lentiggini, che si scottano facilmente e che non si abbronzano mai; fino ad arrivare ai fototipi più alti come V e VI che includono persone con la pelle ambrata o scura, che si scottano molto raramente.
L’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) che compongono la radiazione solare è il principale fattore di rischio per i tumori cutanei. La radiazione solare può penetrare nella cute e determinare la modificazione del DNA delle nostre cellule portando col tempo allo sviluppo di un tumore cutaneo, può anche causare l’invecchiamento precoce della pelle.
I tumori della cute più frequenti sono il basalioma o carcinoma basocellulare, e il carcinoma spinocellulare o squamo cellulare.
Il melanoma risulta meno frequente, ma è in aumento fra la popolazione. È il più pericoloso fra i tre tumori prima descritti, perché è quello che impatta di più sulla nostra salute. Nasce da un particolare tipo di cellule, i melanociti, e può svilupparsi a partire da un neo preesistente oppure dalla pelle integra. Il primo segnale per riconoscere questo tumore può essere un neo che cambia improvvisamente rispetto al suo aspetto consueto.
L’acronimo ABCDE indica le 5 parole chiave che permettono di osservare e valutare attentamente le caratteristiche di un neo. Questo metodo aiuta a individuare melanomi o tumori della pelle prendendo nota di nuove forme, di crescite inaspettate, di lesioni, sanguinamenti o cambiamenti drastici di colore.
Osserva la forma del neo: un neo maligno tende ad essere asimmetrico. Se si immagina di dividere il neo con una linea che passa dal centro le due metà appaiono differenti fra loro.
Osserva i bordi: i nei regolari hanno solitamente bordi definiti, se un neo è maligno presenta frastagliature e sfumature evidenti.
Quanti colori riconosci osservando il neo? I nei solitamente sono di colore marrone chiaro o scuro o rosa. Colori come il rosso acceso, marrone tendente al nero o al blu possono rappresentare un neo maligno. Il segnale a cui prestare più attenzione è la presenza di più colori nello stesso neo.
Un neo non dovrebbe avere un diametro superiore ai 6 millimetri: generalmente i nei benigni hanno dimensioni e diametro inferiori rispetto ai maligni.
Valuta se il neo ha subito cambiamenti in poco tempo, solitamente i nei non cambiano né in dimensione né in colore nel corso del tempo. Il cambiamento è un campanello d’allarme.
Insieme all’autoesame è importante anche rivolgersi allo specialista, effettuando una visita dermatologica dove verranno controllate tutte le lesioni (nei e macchie) presenti sulla pelle.