Paolo

1 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Paolo

Pensavo che non sarebbe mai stato un problema tenere  sotto controllo la dipendenza dal fumo. Poi pensavo che il mio fisico non mi avrebbe consentito di interrompere quella dipendenza, quella relazione che ormai diventava tossica.

Con il percorso e con il supporto della psicologa LILT mi sono reso conto che era la mia testa che mi teneva legato a un rapporto malsano:  era tutto lì dentro! Era proprio dalla mia testa che dovevo partire  per lavorare su me stesso. Ho capito che dovevo affrontare alcune insicurezze, abitudini e una dipendenza che non sarebbe stato facile sconfiggere. Dovevo puntare sulla fiducia in me stesso, e ritrovare energia fisica e psichica positiva.

La sigaretta era diventata un’amante tossica, un amore che doveva finire perché dovevo amare me stesso molto di più,  per la mia salute.

Avevo bisogno di un sostegno, un aiuto per  non cedere davanti alle difficoltà, alle incertezze, alla malinconia, alla nostalgia per quei gesti rituali,  per quelle attività sociali che venivano enfatizzate dal fumare una sigaretta in compagnia degli amici, dopo una giornata faticosa o nei momento di noia. Ho riempito quei momenti con altre emozioni, con altre attività ed ho liberato la mia mente da quella dipendenza (anche se ogni tanto il pensiero nostalgico corre ancora verso quell’amore bruciato), che non serviva a rilassarmi, ma anzi mi avvelenava.

Redazione LILT
Paolo
Dipendente Europ Assistance