Sono ancora in fase di sviluppo gli studi sull’impatto dell’infezione da COVID-19 sulle persone. Da uno studio cinese pubblicato su The Lancet Oncology è emerso che i pazienti oncologici e le persone affette da diverse patologie come malattie respiratorie croniche, problemi cardiovascolari, ipertensione, diabete possono essere più vulnerabili all’infezione da COVID-19 rispetto al resto della popolazione, ed è più probabile che sviluppino complicanze severe, soprattutto se anziane. Questi dati sono in fase di aggiornamento costante.
I pazienti oncologici, che stanno affrontando cure importanti, come la chemioterapia, o che hanno subito interventi chirurgici, risultano più suscettibili alle infezioni in generale e sono più esposti anche alle eventuali complicanze, su di loro le malattie possono avere un decorso peggiore.
Le raccomandazioni
Le raccomandazioni da seguire per ridurre il rischio di contrarre l’infezione sono quelle suggerite dal Ministero della Salute:
- evitare, ove possibile, luoghi affollati;
- indossare la mascherina (di comune uso, quali quelle chirurgiche) fuori dal domicilio, in particolare quando si rendano necessarie visite in ospedale per visite, esami e/o trattamenti;
- eseguire un’accurata e frequente igiene delle mani
- evitare le visite al proprio domicilio da parte di familiari o amici con sintomi respiratori e/o provenienti da aree a rischio;
- per evitare contagi in ambito lavorativo si suggerisce di mantenere una distanza di almeno un metro (meglio anche due) dai colleghi che presentino sintomi respiratori, invitandoli ad indossare una mascherina.
È importante non rimandare e non interrompere i trattamenti
specialistici per paura di contrarre la malattia, curare il cancro è prioritario. Come suggerisce anche il Presidente di LILT Nazionale, il professor Francesco Schittulli. In questo momento di emergenza è importante tutelare i pazienti oncologici, che sono già impegnati in un complesso percorso di malattia. Per loro in questo momento il rischio più grande è non riuscire a ricevere i servizi medici necessari. Per avere tutte le corrette informazioni è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante e fare affidamento sulle linee guida ministeriali su come fare la corretta prevenzione.
Lavare le mani, più spesso possibile, con acqua e sapone o, in alternativa, con un gel a base alcolica. Una pratica semplice da fare:
- Prima di: mangiare, assistere un ammalato, medicare o toccare una ferita, applicare o rimuovere le lenti a contatto, usare il bagno, cambiare un pannolino.
- Dopo: aver tossito, starnutito o soffiato il naso, aver assistito un malato, essere stati a contatto con animali, aver usato il bagno, aver cambiato un pannolino, aver toccato cibo crudo, aver maneggiato spazzatura, aver usato un mezzo di trasporto, aver maneggiato soldi.
Coprirsi sempre la bocca con un fazzoletto monouso quando si tossisce o si starnutisce, o farlo nell’incavo del gomito.
Se sono presenti sintomi influenzali, con tosse o raffreddore meglio rimanere a casa e contattare il proprio medico di base o la guardia medica o il numero verde attivato da Regione Lombardia: 800.894.545
Da evitare comportamenti come toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; le strette di mano e gli abbracci, i contatti ravvicinati e i luoghi affollati, mantenendo una distanza di almeno un metro con le altre persone.
Marzo 2020
Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.