Ho scelto di essere volontaria LILT, lo dico sinceramente, per caso. Volevo fare anche io la mia parte nella lotta contro il cancro, volevo essere di aiuto a chi soffre ma temevo il contatto con il malato ritenendomi non adatta. Un giorno sfogliando una rivista ho letto del reclutamento volontari per LILT, ho chiesto informazioni, ho seguito il corso e ho capito che c’era posto anche per me. È successo proprio così, ormai 16 anni fa! A parte qualche anno passato anche in ufficio, mi sono sempre dedicata alla raccolta fondi in INT. Sono felice della mia scelta, chi si avvicina allo Charity Shop all’interno dell’Ospedale spesso ringrazia per il lavoro che svolgiamo, è riconoscente e io mi sento motivata perché a fronte di ogni donazione, ricordo le parole di Madre Teresa: “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano. Ma se non ci fosse quella goccia, all’oceano mancherebbe”. Spesso i donatori sono i pazienti dell’Ospedale e così ho anche imparato ad avvicinarmi a loro senza farmi prendere dall’emotività. Alla LILT ho conosciuto tante persone, ho fatto molte amicizie e mi sono sentita parte di un insieme di ‘elementi diversi’ (ed è anche questo bello ed interessante) ma con lo stesso ‘denominatore comune’.
Cia Castellano
1 min lettura • Storie • A cura di Redazione LILT • Ultimo aggiornamento:
Cia Castellano
Volontaria, Charity Shop Istituto Tumori
Volontaria, Charity Shop Istituto Tumori