Gravidanza: cosa è meglio fare e cosa evitare

3 min lettura Salute e Benessere A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Gravidanza: cosa è meglio fare e cosa evitare

Niente fumo o alcol. Letture già dalla nascita. Sono alcuni dei consigli che è bene mettere in pratica durante la gravidanza e nel periodo post partum.

Mille. Sono i giorni dal concepimento ai due anni di vita del bambino.  Un periodo importante, che richiede cure, attenzioni, amore: è in questa fase infatti che si crea la salute fisica, mentale e sociale del bambino di oggi e dell’adulto che sarà nel futuro.

Da qui, la Campagna Genitori Più in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri e con l’Unicef, avviata in Regione Veneto a titolo sperimentale ed estesa dal Ministero della Salute su tutto il territorio nazionale.  «Individua otto semplici azioni per supportare i futuri e neogenitori nell’adozione di stili di vita idonei a contrastare le principali cause di morbilità e mortalità nel bambino», spiega Martina Capponi, Dirigente medico pediatra Clinica pediatrica Policlinico Umberto I di Roma. «Noi pediatri siamo particolarmente impegnati nell’incoraggiare le mamme all’allattamento al seno (come suggerito anche dal Codice europeo contro il cancro) e nel contrastare l’esitazione vaccinale, informando i genitori sull’importanza dei vaccini per una crescita in salute dei loro figli». Le regole sono su https://www.epicentro.iss.it/materno/genitori-piu. Ne anticipiamo alcune.

Cosa fare e cosa no

Sì all’acido folico. L’invito è di prendere  questa sostanza a partire da  prima di rimanere incinta, sia per chi  desidera  avere un bimbo, sia per chi non sta progettando una gravidanza ma non ne esclude l’eventualità. Questo perché maggiore è il livello di acido folico nell’organismo della futura mamma al momento del concepimento, e maggiore è la riduzione del rischio di malformazioni della colonna e della testa del bambino (“difetti del tubo neurale”). Normalmente, il tubo neurale, che dà origine al cranio e alla colonna vertebrale, si chiude entro 30 giorni dal concepimento (tra il 17esimo e il 29esimo giorno tipicamente), quando la donna spesso non sa ancora di essere incinta. 

No al fumo in gravidanza. Fumare in “dolce attesa” provoca diversi danni alla salute. I più frequenti sono aborto spontaneo, parto prematuro, aumento della mortalità perinatale e infantile, basso peso alla nascita e ritardi nella crescita cognitiva. No al fumo neppure dopo la nascita del bambino, per evitare danni da fumo passivo. 

Niente alcol. Altrettanto pericoloso è il consumo di bevande alcoliche e questo indipendentemente dalla quantità e dalla gradazione. l’alcol infatti è una sostanza tossica (per saperne di più leggi questo articolo) in grado di passare la placenta e raggiungere il feto alle stesse concentrazioni di quelle della madre. A differenza degli adulti, il  feto però  non ha la capacità di metabolizzare il l’alcol che quindi nuoce direttamente alle cellule cerebrali e ai tessuti degli organi in formazione. L’ alcol è vietato anche durante l’allattamento.

Attenzione anche dopo la gravidanza

Le buone regole non finiscono con la fine della gravidanza. Ci sono delle accortezze che è possibile mettere in pratica:

Attenzione alla posizione del neonato. Durante la nanna, il neonato deve stare supino, cioè sulla schiena, per evitare la SIDS, dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome, o morte in culla, una delle cause principali di morte nel primo anno di vita.

Prendere l’abitudine di leggergli libri a partire dalla nascita. Le prime letture sono fiabe, filastrocche, ninne-nanne. Iniziare fin da subito, aiuta a favorire il suo sviluppo cognitivo e le capacità  linguistiche, relazionali, di ascolto e di comunicazione Inoltre, rafforzano il legame tra genitori e figlio.

Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.