Insonnia in vacanza: quattro consigli per combatterla

2 min lettura Salute e Benessere A cura di Cinzia Testa Ultimo aggiornamento:
Insonnia in vacanza: quattro consigli per combatterla

Qualcuno è già partito, qualcun altro ci andrà più avanti. Per gli italiani il periodo di ferie coincide con un momento rigenerante per mente e corpo. Tuttavia i giorni di vacanza non sono sufficienti per abituarsi a ritmi più lenti e spesso si fatica a dormire. Ecco alcuni consigli per riposare corpo e mente.

Vacanze, sonno mio non ti conosco. Sembra un controsenso, vero? Invece non è così e anzi, pare che ne soffrano più o meno sei italiani su dieci durante le ferie, contro i quattro che hanno problemi tutto l’anno. E c’è una ragione. L’organismo ha bisogno di tempo per adattarsi ai ritmi diversi rispetto alla città, ma purtroppo oggi il periodo di relax dura al massimo 15 giorni, pochi per dare modo al corpo e alla mente di trovare i nuovi equilibri. Ma ci sono delle soluzioni, che aiutano a trascorrere notti serene e a godersi la pausa estiva.

Quattro strategie per dormire meglio

Portare con sé in vacanza il proprio cuscino, o perlomeno la federa. È una strategia per “ingannare” il cervello che così non vive in stato di allerta le prime notti. È stato dimostrato infatti che a causa del cambio di letto, uno dei due emisferi cerebrali rimane in stato di allerta. Questo, per i primi due-tre giorni, cioè fino a quando si abitua al cambiamento.

La sera in stanza evitare l’illuminazione troppo intensa. Accendere solo un punto luce, e prima di coricarsi isolare le finestre dalle illuminazioni esterne, in modo da creare un ambiente soft che aiuti a stimolare l’incremento di melatonina nel corpo. L’esposizione extra alla luce solare rispetto all’inverno, a causa dell’ora legale, rallenta la produzione di melatonina nel corpo, l’ormone che l’organismo rilascia quando è buio e che svolge un ruolo nel segnalare al corpo che è ora di dormire.

Ricorrere al rumore bianco se dall’esterno arrivano rumori fino a tarda notte, che disturbano inevitabilmente il sonno. Sono suoni con una frequenza particolare, che favoriscono il rilassamento. Si possono scaricare dai servizi di riproduzione digitale di musica presenti in rete.

Rinfrescare la stanza se la temperatura è elevata anche di notte, perché è tra le cause di difficoltà ad addormentarsi e risvegli durante la notte. Se è presente il condizionatore, regolarlo a una temperatura pari a circa 5 gradi inferiore a quella esterna in modo da mantenere la camera piacevolmente fresca. E se invece c’è il ventilatore, accenderlo la sera prima di cena affinché l’aria nella stanza si rinfreschi.

Conoscevi queste strategie? Le metterai in pratica? Noi di LILT ti auguriamo buone vacanze!

Cinzia Testa

Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.