Valentino, la Formula Uno tramandata da generazioni

2 min lettura Storie A cura di Redazione LILT Ultimo aggiornamento:
Valentino, la Formula Uno tramandata da generazioni

Valentino Segantin ha 81 anni e partecipa alla Formula Uno dalla prima edizione, quando correva insieme al padre, a nove fratelli e ai figli piccoli. Oggi qualcuno di loro non c’è più ma la tradizione della corsa-camminata è stata tramandata a 22 nipoti e a circa 20 proponipoti.

Si definisce un habitué della Formula Uno, un evento che considera affettivo e utile allo stesso tempo. Valentino Segantin, monzese di 81 anni, partecipa alla corsa-camminata non competitiva dalla prima edizione insieme alla famiglia, che si è aggiudicata in molte edizioni la coppa per il gruppo più numeroso.

Come è iniziato tutto

“Lavoravo in una ditta in cui c’era uno degli organizzatori della Formula Uno. Lui ha coinvolto noi dipendenti”- ci racconta Valentino e prosegue- “A mia volta ho coinvolto la mia famiglia formando un gruppo di circa quaranta persone”.

Il padre Berto e l’incontro con Sandra Mondaini

Partita con dieci fratelli, la famiglia Segantin è sempre stata guidata da Berto, padre di Valentino, che si è aggiudicato per anni la coppa come persona più anziana della Formula Uno. “Eccetto un anno”- puntualizza Valentino. “Ci fu un’edizione, mi pare la quinta, in cui fu premiata un’altra persona da Sandra Mondaini. Mio padre non perse l’occasione per salire sul palco e parlare con Sandra. Dovemmo tirarlo giù!”.

Si tratta di una bella iniziativa. Rispetto alla prima edizione il numero dei partecipanti è cresciuto, la camminata è molto sentita e si contribuisce a una buona causa

Valentino Segantin

Un gruppo più sparpagliato, ma pur sempre unito

Con la scomparsa del padre di Valentino, da cui i fratelli e nipoti si ritrovavano dopo ogni gara per pranzo, il gruppo è rimasto sempre numeroso ma più sparpagliato. “Non partiamo più insieme ma ci troviamo lungo il percorso o direttamente alle premiazioni”- ci dice Segantin, che quest’anno è un po’ dispiaciuto per le deviazioni del tragitto a causa dei lavori di riqualificazioni della pista.

D’altronde “per chi non è mai stato all’autodromo, si tratta di un’esperienza emozionale”. Tuttavia, camminare per buona parte del percorso fuori pista non gli dispiace. “Si tratta di una bella iniziativa. Rispetto alla prima edizione il numero dei partecipanti è cresciuto, la camminata è molto sentita e si contribuisce a una buona causa. Un mio cognato ha avuto un tumore e so cosa voglia dire”.

Brodo di pollo e tanta gente: cosa vorrebbe e cosa si aspetta Valentino

Da quest’edizione Valentino si aspetta entusiasmo, magari una coppa e non gli dispiacerebbe trovare agli stand il brodo di pollo, che “per tanti anni veniva servito ed ero affezionato”. Lui comunque camminerà e parlerà con le persone. Una volta correva, duplicando il percorso. Oggi lascia il testimone ai nipoti e ai pronipoti, che di passi devono macinarne ancora tanti.

Redazione LILT
Valentino
Partecipante alla Formula Uno