Migliori prestazioni, frequenza cardiaca più bassa, sudorazione ridotta. Uno studio inglese sdogana la corsa anche d’inverno, purché siano rispettate alcune condizioni. Ecco tutti i consigli per godersi il movimento all’aria aperta anche quando la temperatura si abbassa. E per fare prevenzione.
Brrrr, oggi no, niente corsetta all’aperto. Chi non l’ha pensato, almeno una volta, osservando in questa stagione il termometro all’esterno la mattina presto? Eppure, la corsa in inverno, così come la camminata a passo veloce, garantiscono dei benefici inimmaginabili per l’organismo, oltre a prevenire tumori e malattie cardiovascolari.
A dimostrarlo sono diverse ricerche. Tra queste, uno studio che è stato condotto in Gran Bretagna dalla St. Mary’s University di Londra su atleti. Come ha dichiarato l’autore del lavoro, i risultati hanno dimostrato che con le temperature decisamente più fresche tipiche dell’inverno, la frequenza cardiaca è significativamente più bassa rispetto a quanto avviene con le temperature più miti e la sudorazione è minore a favore di un maggiore comfort termico. Tutto ciò, porta a una maggiore risposta dell’organismo, a favore addirittura di un miglioramento delle prestazioni.
I suggerimenti degli esperti
Niente resistenze dunque a praticare la solita camminata oppure la corsa, all’aperto quando fa freddo. A patto di seguire alcuni suggerimenti, come quelli messi a punto dalla Cleveland Clinic (società no profit fondata nel 1921, presente in molti Paesi, e classificata come uno dei migliori ospedali del mondo), che aiutano a garantirsi solo i benefici dello sport. Con due raccomandazioni: ridurre la durata dell’attività se il tempo è instabile, per evitare di trovarsi in difficoltà lontani da casa, e non dimenticarsi, anche se fa freddo, di bere acqua minerale.
Vestirsi a strati
Attenzione a non coprirsi eccessivamente: sono sufficienti cinque minuti di movimento per iniziare ad avvertire meno il freddo. Sì allora a una maglia di cotone sulla pelle, anche perché si suda comunque anche in inverno, una maglia in tessuto tecno e una con la zip, sempre in tessuto tecno leggero, in modo da poterla togliere e legare attorno alla vita, senza che questo renda goffi i movimenti.
Mani e testa al caldo
Indossare un cappellino in tessuto traspirante, per mantenere la testa calda senza che si surriscaldi. Da evitare la lana, perché può scaldare troppo e causare una sudorazione eccessiva. Controllare inoltre che il cappello abbia i paraorecchie, per proteggerle dal freddo eccessivo. In caso di temperature molto basse, vale anche il consiglio di indossare guanti, sempre in tessuto tecno. Niente sciarpa, ma in caso di freddo esagerato vale la regola di utilizzare anziché un cappellino, un passamontagna in materiale traspirante, che mantenga il collo al caldo e, coprendo la bocca, difenda i bronchi.
Scarpe ad hoc
Anche le scarpe da running hanno la loro importanza. È importante sceglierle con una tomaia resistente, idrorepellente oppure impermeabile e in un tessuto che mantenga i piedi al caldo, permettendo allo stesso tempo una buona traspirabilità. È necessario poi che abbiano un taglio alto per evitare che pioggia oppure neve bagnino le calze, e con una suola progettata per aderire più facilmente al suolo, soprattutto in caso di ghiaccio. Attenzione anche alle calze che devono mantenere i piedi caldi ed essere impermeabili: piedi freddi e bagnati possono portare a una serie di problemi, dal congelamento alle vesciche.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.