“L’Istituto Nazionale dei tumori è la mia seconda casa”. Josella Massara ha 78 anni, 20 dei quali vissuti da volontaria LILT. La sua è una storia che parte da lontano. Nel 1994 scoprì durante un controllo di prevenzione di avere un tumore al seno. Ne seguirono pesanti terapie: chemio, radio e periodi difficili. Lei, capo ufficio acquisti e poi presidente di una grande società milanese, durante la malattia non volle mai smettere di lavorare: “Mi sottoponevo alla chemioterapia di venerdì – racconta Josella – così poi c’era il fine settimana per poter provare a recuperare le forze”. Non sempre il lunedì mattina andava liscio, ma lei ci provava con tutte le sue forze. Alla fine riuscì a sconfiggere la neoplasia che l’aveva colpita.
Poi anche la sua mamma scoprì di avere lo stesso tumore. In entrambe le circostanze Josella si ritrovò ad avere accanto, in ospedale, volontari LILT. “Fu allora che mi colpì l’attenzione e la dedizione che mettevano per gli altri”. Così, nel 2003, quando andò in pensione, scelse di recarsi in quello che oggi è lo Spazio Assistenza di via Venezian, per mettere a disposizione parte del suo tempo libero per gli altri.
Ogni martedì in Radioterapia all’Istituto tumori
Josella inizia subito a dare una mano, per promuovere eventi di raccolta fondi. A un certo punto però sente il bisogno di fare qualcosa di più e chiede di prestare servizio a contatto con i pazienti. Inizia così il suo ruolo come volontaria nell’allora ambulatorio di via Molise. Nel 2011, con la scomparsa della mamma, Josella chiede un impegno ulteriore con LILT, nel desiderio di poter entrare in ospedale. Da allora è una presenza fissa importante alla radioterapia dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.
Nel 2014 Josella perde anche suo marito per un tumore. Le ultime settimane le trascorre insieme a lui all’hospice dell’Istituto Tumori. Le cure amorevoli riservate al coniuge da altri volontari LILT sono le stesse che le riserva da sempre a tutti i pazienti che incontra. “Era fiero di me e di quello che facevo. Incontro persone sole e spaventate, a volte un sorriso una battuta una mano sulla spalla o anche il silenzio sono di aiuto”.
Carmela, da 20 anni allo Spazio di Novate
Anche Maria Carmela Mele, per tutti Carmen, da 20 anni ininterrotti è volontaria LILT nell’ambulatorio di Novate milanese, dove abita. Oggi ha 70 anni ed è una nonna amorevolmente impegnata, ma l’appuntamento settimanale con LILT non è mai venuto meno.
Tutto nacque un po’ per caso. Carmen era abituata a fare le sue visite di prevenzione nello spazio più vicino a casa, nel parco Ghezzi di Novate. Fu lì che entrò in contatto con i medici e gli altri volontari.
Quando nel 2010 arriva il tempo della pensione, l’impegno per LILT diventa ancora più intenso. Oggi Carmen festeggia vent’anni nell’ambulatorio di Novate. “Quando iniziai non avevo avuto casi di tumore in famiglia. Poi ci fu mia sorella, ma in ogni caso vedere la sofferenza delle persone e il loro disorientamento di fronte alla diagnosi mi ha spinto a non smettere mai di fare la mia parte”.
Josella e Carmen sono state premiate il 5 dicembre, in occasione della Giornata internazionale del volontariato, che abbiamo voluto come da tradizione dedicare a tutte le persone che sono accanto a noi con il loro tempo prezioso nella lotta contro i tumori.
Gli altri volontari premiati per i 20 anni in LILT
Hanno ricevuto il distintivo super Oro per i loro 20 anni da volontari LILT anche Alessio Barbieri, volontario Marketing e raccolta fondi, Delia Nutini, volontaria in assistenza all’Istituto Nazionale dei tumori e Ambrogio Paleari, volontario all’hospice di Carate Brianza (MB).