L’esperienza di volontariato in cure palliative è un servizio prezioso per chi lo fa e per chi lo riceve. LILT è impegnata in sei strutture. Si può aiutare con gesti d’amore semplici ma di grande importanza.
Dare valore a ogni istante è un traguardo fondamentale in un hospice. Anche i volontari giocano un ruolo significativo in questo. Il tempo in strutture che assistono persone gravemente malate e non guaribili è breve, ma si amplia proprio perché dà valore a ogni attimo. Si può aiutare con gesti d’amore molto semplici ma di grande significato, come guardare una trasmissione televisiva con il malato, tenergli la mano, ascoltare, bere insieme un the o leggere qualche pagina di un libro. L’11 novembre, in occasione della festa di San Martino, si celebra la Giornata nazionale delle Cure Palliative. Proprio come il Santo diede il suo mantello (il pallium) a un mendicante seminudo per proteggerlo, così ogni giorno operatori sanitari e volontari, nell’ambito delle cure palliative, sono impegnati a “proteggere” tutti i malati inguaribili.
I nostri volontari in sei strutture
Sono sei le strutture in cui i volontari LILT sono impegnati nell’ambito delle cure palliative. Insieme dedicano ogni anno 350 ore di sostegno ai pazienti. I volontari sono impegnati negli hospice Virgilio Floriani dell’Istituto Nazionale dei Tumori Milano, Pio Albergo Trivulzio di Milano, Beati Coniugi Martin di Milano, Fondazione La Pelucca di Sesto San Giovanni, Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza.
C’è bisogno alla Fondazione La Pelucca di Sesto
Offrire assistenza, un po’ di serenità e adeguato accompagnamento, in una dimensione quotidiana segnata dalla malattia senza possibilità di guarigione, è il ruolo fondamentale anche di chi sceglie di prestare volontariato all’hospice della Fondazione La Pelucca di Sesto San Giovanni. Qui siamo alla ricerca di persone attente e sensibili, capaci di mettere a disposizione degli altri qualche ora del proprio tempo. L’esperienza di volontariato in cure palliative è un servizio prezioso per chi lo fa e per chi lo riceve. Condividere gioie e difficoltà è l’unica missione del volontario, animato dal desiderio di far sentire al malato che in questo percorso non è solo.
La testimonianza di una giornata in hospice
L’importanza dei gesti e della vicinanza, capaci di dare valore alle ore in hospice.
L’impegno accanto all’equipe medica e la formazione
La relazione è con il paziente ma anche con i suoi famigliari, sempre opportunamente affiancati dall’equipe medica. Tra i 20 e i 70 anni, si può decidere di diventare volontari in qualsiasi periodo dell’anno, a seguito di un colloquio orientativo con uno psicologo. L’impegno è di una o due mezze giornate a settimana. L’attività prevede un periodo di osservazione della durata di due mesi, in affiancamento a un volontario, la formazione avviene con la frequenza di un corso di circa 30 ore.
Per maggiori informazioni
Contattaci all’indirizzo mail volontariato@legatumori.mi.it o chiamaci ai numeri +39 02 49 52 12 14; +39 02 49 52 12 15