Benessere psicofisico e senso di appartenenza al gruppo: questi gli obiettivi dell’esperienza in dragon boat proposta da ArtLab martedì 7 giugno. Intorno a metà mattina, quindici pazienti oncologici hanno attraversato il Naviglio Grande, spingendosi a colpi di pagaia dalla Darsena fino al Ponte di Porta Genova. Ad accompagnarli Luciana Murru, psicologa psicoterapeuta dell’Istituto Tumori di Milano nonché guida dei percorsi meditativi del laboratorio Corpo Mente ArtLab. Un’esperienza insolita che ha incontrato grande entusiasmo e partecipazione, spingendo i vogatori a ricercare sull’acqua lo stesso equilibrio richiesto nella vita. Un equilibrio, che a giudicare dal successo dell’impresa, non è certo mancato.
Il Dragon Boat affonda le sue radici nella millenaria cultura cinese. L’attività prende infatti il nome dalla tradizionale imbarcazione orientale con testa e coda di dragone. La barca, con i suoi dodici metri di lunghezza, richiede l’impegno di venti rematori più un timoniere a poppa, a cui spesso si aggiunge, a prua, un tamburino per dare il ritmo di remata. Negli ultimi anni la disciplina si è rivelata particolarmente indicata anche per le persone operate di tumore al seno. La disciplina genera infatti un significativo miglioramento nel benessere psicofisico delle persone che hanno vissuto un’esperienza di malattia. La riabilitazione, oltre che dall’attività fisica, passa anche attraverso il senso di appartenenza al team che il dragon boat sviluppa. La disciplina, ormai diffusa in numerose città italiane, contribuisce a diffondere un messaggio di speranza e gioia di vivere, sensibilizzando inoltre alla lotta contro i tumori.
Un laboratorio, tante esperienze
Dal 2008 ArtLab è il servizio dedicato ai pazienti oncologici che invita a ripensare il senso del tempo durante la malattia. Nel 2022 il laboratorio – oggi Corpo Mente ArtLab -, dalla tradizionale sede presso l’Istituto dei Tumori, si è spostato in Spazio Parentesi, la prima Academy italiana dedicata al benessere delle persone che hanno vissuto l’esperienza tumorale. Tra i numerosi percorsi promossi, “I viaggi di ArtLab” accompagna le persone alla scoperta di Milano e dintorni, con l’obiettivo di fare movimento, stare insieme e guardare il mondo con occhi nuovi.