Perché mettere la crema solare tutti i giorni?
Il sole, contrariamente a quanto pensiamo, può essere pericoloso per la salute della pelle anche nelle stagioni più fredde. Per questo è fondamentale proteggerci sempre. I raggi del sole in inverno arrivano infatti meno intensi ma non per questo smettono di svolgere la loro azione. Un effetto, questo, sconosciuto ai più. Risultato? Una tendenza ad abbassare la guardia, motivo per cui i raggi UVA e UVB agiscono indisturbati con un maggiore rischio di scottature ed eritemi solari, dal momento che, in assenza del caldo estivo, la pelle non si irrita subito.
La pelle in inverno è meno pigmentata
Poiché non ha avuto modo di abituarsi progressivamente al sole come avviene in estate, la nostra pelle in inverno è meno pigmentata. Vale per tutti l’esempio dei fototipo 1 o 2, quelli maggiormente esposti alle aggressioni da parte dei raggi solari. In questa stagione si ritrovano quasi privi di protezione, con la pelle de-pigmentata e maggiormente esposta al rischio scottature e foto-invecchiamento. E non è nemmeno necessario stare all’aperto: è sufficiente soffermarsi per qualche ora accanto a una finestra grande e luminosa, come sono quelle dei moderni uffici. Il vetro delle finestre blocca completamente i raggi UVB ma non gli UVA che, ricordiamo, sono quelli che attaccano il collagene e accelerano la formazione delle rughe.
In montagna il rischio di scottature aumenta
Sarà capitato a tutti di abbronzarsi (e ustionarsi) molto più velocemente sulle piste da sci che al mare. Come mai? Man mano che si sale l’aria diventa più rarefatta e la potenza dei raggi solari aumenta. Per ogni 300 metri di dislivello l’intensità dei raggi UV aumenta di quasi il 5%. Ciò significa che a 1500 metri l’intensità dei raggi UV è circa del 25% superiore che al livello del mare. Non è tutto. D’inverno la pericolosità dei raggi UV aumenta ulteriormente per l’effetto riflettente della neve e del ghiaccio. Quando ci troviamo su una pista da sci, dunque, l’intensità dei raggi UV può aumentare fino al 90%. Attenzione perché questo avviene anche se il cielo è coperto, perché a differenza dei raggi infrarossi, gli UV penetrano attraverso nuvole e foschia.
Cosa possiamo fare?
La protezione solare è importante perché rappresenta una delle mosse per beneficiare solo degli effetti positivi dei raggi solari. Eppure circa due persone su tre utilizzano malamente i prodotti solari.
1. Conoscere il fototipo, ovvero mix di occhi, incarnato e capelli.
Permette di ottenere delle indicazioni importanti sulla reazione all’esposizione solare. Per dare un’idea, chi è biondo, con occhi azzurri e pelle chiara, deve tenere alta la guardia perché ha una maggiore tendenza alle ustioni solari rispetto a un tipo mediterraneo. Non sai il tuo fototipo? Non c’è problema! Scoprilo con la nostra App Skintip, disponibile per IOS e Android.
2. Scegliere la protezione solare giusta, in base al proprio fototipo.
Le protezioni solari sono suddivise in quattro categorie: protezione bassa con SPF da 6 a 10, media da 15 a 25, alta tra 30 e 50, molto alta oltre 50. Per fare un esempio, chi ha la pelle chiara dovrebbe utilizzare un solare 50+. La sigla SPF riguarda l’efficacia dello schermo solare, cioè la protezione dai raggi UVB che sono quelli responsabili di eritemi, scottature e nel tempo, di tumori della pelle.
3. Controllare sempre l’etichetta della crema solare.
Verificare che in etichetta che ci sia una protezione solare ad ampio spettro anche nei confronti dei raggi UVA oltre che degli UVB. In base alle norme europee, un filtro solare deve offrire una protezione anti UVA pari a 1/3 di quella anti UVB. In sostanza, se il prodotto ha un SPF 30, dovrebbe avere una protezione anti-UVA pari come minimo a 10. Se viene garantita anche la protezione dai raggi UVA, deve esserci sull’etichetta un cerchio che contiene la sigla UVA.
4. Proteggere la pelle e difendere gli occhi.
Applicare la protezione solare ogni due ore soprattutto tra le 11 e le 16, proteggere anche le labbra, una delle parti più sensibili all’azione del sole. Salvaguardare inoltre la salute degli occhi con occhiali da sole. I raggi UV possono essere dannosissimi, specie in presenza di neve e ghiaccio. Infine, coprire la testa con un berretto. Oltre a riparare dal freddo può aiutare a prevenire colpi di sole a livello del cuoio capelluto e delle orecchie.
5. Eseguire l’autoesame della pelle.
Va effettuato almeno ad ogni cambio di stagione. Occhio ai nei “nuovi” o a quelli che mutano di aspetto (si allargano o si alzano o cambiano colore), e se c’è qualcosa di diverso da solito, consultare subito un dermatologo.
6. Programmare una visita di controllo.
In ogni caso, sottoporsi ad almeno un controllo all’anno dallo specialista oppure con cadenza diversa in presenza di fattori di rischio che potrebbero aumentare il pericolo di tumori della pelle. Se vuoi, puoi prenotare la tua visita di prevenzione dei tumori della pelle anche nei nostri ambulatori.
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Giornalista scientifica dal 1992, specializzata in comunicazione della salute con particolare attenzione all'oncologia. Esperienza pluriennale in campagne informative e divulgazione scientifica. Vincitrice del premio Giovanni Maria Pace nel 2019 per il giornalismo in ambito oncologico.